I politici sono proprio ciechi! Così talvolta ci viene da pensare, davanti alle parole vuote di certi burocrati di partito o alle sbruffonate mediatiche di qualche eterno protagonista in cerca di attenzione. Mentre il Paese, nonostante il coraggioso impegno di questo governo, arranca con fatica verso una difficile risalita, tanto che qualcuno lancia l’ultimo allarme: “il potere vuoto di un paese fermo”.
“Magari fossero davvero ciechi i nostri politici!”, potremmo allora rispondere, pensando al successo di giovedì scorso, quando oltre 500 persone si sono ritrovate nella tenuta del Casale di San Pio V per celebrare i 140 anni dell’Istituto Sant’Alessio Margherita di Savoia per i ciechi e vivere insieme la festa “Guardiamo insieme le stelle”.
Un’occasione importante per incontrarsi e scoprire un mondo profondamente diverso da quello a tinte fosche che ogni giorno ci propinano i media. Un mondo fondato su valori quali il dialogo, la vera sussidiarietà, di cui il Sant’Alessio vuole rappresentare, con i suoi 450 operatori al servizio dei disabili, una realtà di eccellenza.
Porte spalancate quindi alla città, per promuovere finalmente un’idea vincente di welfare condiviso.
Ma l’appuntamento di giovedì scorso è stato solo l’inizio di un cammino che vogliamo portare avanti insieme. L’invito è allora per sabato 26 ottobre alle 19 alla festa intitolata “Via Margutta 51”.
Un nome scelto non a caso. Chi non ricorda il film “Vacanze romane”, dove la protagonista – una giovanissima Audrey Hepburn – scopriva le bellezze di Roma partendo proprio dal civico 51 di una palazzina situata nella fascinosa via Margutta?
Ebbene, è in questo storico complesso della Capitale, patrimonio del Sant’Alessio, che l’Istituto, assieme ad Amici per la città, vuole invitarvi per celebrare i 60 anni del film e porne in luce il legame indissolubile con un altro simbolo dell’italianità. Parliamo della Vespa – lo scooter dove Gregory Peck scarrozzava nel film la giovane protagonista – diventata nel tempo uno degli esempi più illustri nel mondo del migliore made in Italy.
Come a dire, si può coniugare con successo l’impegno e la cultura, il sostegno ai più deboli e il vero sviluppo del Paese.
E se leggendo i giornali ci verrà ancora da borbottare che i nostri politici sono proprio ciechi, potremo rispondere, pensando al cammino dell’Istituto Sant’Alessio… magari!