Tagli ai fondi per la cooperazione allo sviluppo, ritardi nella riconversione del debito dei paesi poveri, scandali legati agli aiuti umanitari. Alla cooperazione sembra proprio andare male.
Ma c?è anche una cooperazione differente.
Un esempio è quello delle Banche di Credito Cooperativo, che attraverso il progetto ?Microfinanza Campesina in Ecuador? da anni aiutano lo sviluppo delle popolazioni locali sostenendo le attività produttive dei contadini (i ?campesinos?) grazie alla leva del microcredito; uno strumento entrato a far parte del linguaggio comune soprattutto per l?esperienza di Mohammad Yunus, Nobel per la Pace lo scorso anno.
Il progetto delle BCC consiste nel sostegno ad una realtà a loro ?gemella?, Codesarrollo, una banca cooperativa che associa oltre 700 piccole realtà cooperative di credito e che sta costituendo un sistema finanziario etico alternativo a quello tradizionale, dal quale i campesinos sono di fatto sostanzialmente esclusi.
Fondamentale è l?appoggio e la promozione del FEPP (il Fondo Ecuatoriano Popolorum Progressio, emanazione della locale Conferenza Episcopale) che da oltre 35 anni – con credito, formazione e assistenza tecnica – promuove in Ecuador lo sviluppo integrale di campesinos, indigeni, afroecuatoriani e degli strati marginali della popolazione urbana.
Il sistema è a cascata: il credito cooperativo in oltre cinque anni ha concesso oltre 20 milioni di dollari di finanziamenti a Codesarrollo a tasso estremamente agevolato. Codesarrollo può così erogare crediti alle Casse Rurali che a loro volta possono concedere piccoli prestiti ai campesinos, non più costretti a rivolgersi ai chulqueros, gli usurai. Così si innescano poderosi processi di crescita e si attivano meccanismi di sviluppo che trattengono il risparmio laddove viene prodotto. Nascono così cooperative che valorizzano prodotti locali, creano posti di lavoro, producono una ?economia circolare? che alimenta un percorso di crescita individuale e collettivo. Ad oggi, circa 70 mila famiglie di campesinos hanno beneficiato di questa autentica rivoluzione culturale, economica e sociale.
Per saperne di più, www.ecuador.bcc.it.
E poi c?è eBay, il famoso sito dove tutti possono vendere e comprare. E da ora anche finanziare le microimprese del terzo mondo. Attraverso MicroPlace (www.microplace.com) vengono raccolti i finanziamenti. I destinatari ricevono inizialmente piccole somme che dovranno poi restituire entro un breve periodo, così da legare le attività stimolando l’imprenditoria locale.
Una apposita cartina permette di verificare in quali regioni del mondo è possibile effettuare l’investimento. In Ghana c?è Elisabeth, vedova, con quattro figli. Grazie al progetto ha ricevuto 90 dollari, sufficienti per avviare un forno. Oggi ha otto impiegati.
Una rivoluzione culturale e socioeconomica per i contadini dell?Ecuador.