Meno soldi per Regioni e Comuni: si tratta di un taglio di novecentocinquantuno milioni di Euro. Questo uno degli aspetti della Finanziaria 2004.
E? inoltre prevista anche la decurtazione del 30 per cento del fondo sociale nazionale destinato alle Regioni: trecentonove milioni di Euro che, rispetto al 2003, mancheranno all?appello.
Secondo il ?Patto di Stabilità? gli enti locali dovranno contribuire anche al contenimento del disavanzo, per una cifra pari a 1.800 milioni di euro.
In tali condizioni non sorprende il fatto che ad essere tagliati saranno soprattutto i servizi sociali, essendo una delle poche voci non fisse a cui si può mettere mano.

L?incontro dello scorso 7 novembre, tra il Ministro Tremonti e i governatori delle Regioni, non ha portato alcuna soluzione in merito. Le uniche aperture da parte del Ministro sono state sugli emendamenti a costo zero: il rifinanziamento del decentramento amministrativo e la restituzione della quota Iva sui trasporti locali.
Ecco che, dunque, Comuni e Regioni dovranno rivedere le spese per i servizi a domicilio per anziani e disabili, rinunciare a “seguire” i minori dei quartieri degradati, ridurre gli investimenti destinati alla manutenzione delle scuole, ritornare sui tagli messi in conto per l’illuminazione cittadina o a quelli destinati all’integrazione degli immigrati e alla vigilanza sul territorio.
La categoria più penalizzata, secondo un sondaggio della Swg per l?Anci (Associazione Nazionale Comuni Italiani), sarà proprio quella degli anziani,in particolare se non autosufficienti. Subito a seguire, le famiglie a basso reddito, non coperte dall?ombrello dei servizi pubblici, i portatori di handicap e le famiglie con bambini piccoli. I sindaci intervistati hanno inoltre sottolineato che il reddito minimo di inserimento ai meno abbienti non viene più distribuito da questa estate, in quanto il governo aveva promesso, con il ?Patto per l?Italia?, di sostituirlo con un?altra misura. Solo che i Comuni stanno ancora aspettando. In più, per far fronte al disagio sociale, avranno ancor meno fondi grazie a questa Finanziaria.

Alla Camera il decretone collegato alla Finanziaria passa, ma solo rinunciando alle proposte di modifica presentate, e successivamente ritirate, dai gruppi di maggioranza e ad ulteriori emendamenti. Così viene anche definitivamente abbandonata l?ipotesi di un ?bonus? per gli anziani indigenti, ovvero una misura di sostegno per tutte quelle famiglie che assistono in casa persone di età avanzata non autosufficienti.
Non c?è proprio che dire: peggio di così, non si poteva fare.