Il lavoro analizza la relazione tra presenza straniera e tassi di criminalità a livello provinciale tra il 1990 e il 2003. L’analisi mostra che la correlazione positiva generalmente riscontrabile tra le due variabili non è dovuta a un significativo effetto causale della presenza di immigrati sui tassi di criminalità, ma a fattori che muovono entrambe le variabili nella stessa direzione. Per esempio, un più alto tasso di criminalità e una maggiore presenza di stranieri potrebbero entrambi riflettere il più elevato grado di sviluppo di quelle province.?
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La relazione tra immigrazione e
criminalità è al centro di un intenso dibattito in
tutti i paesi interessati da rilevanti flussi
migratori. L?evidenza empirica al riguardo è
tuttavia ancora molto limitata, sia per
l?inadeguatezza dei pochi dati disponibili sia
per le difficoltà metodologiche insite nella
stima dell?effetto dell?immigrazione sul
crimine.
Questo lavoro si chiede se la presenza
degli immigrati abbia effetti diretti
sull?incidenza di diverse tipologie di reato
(crimini contro il patrimonio, contro la persona
e violazioni della legge sugli stupefacenti). Si
impiega una nuova base dati ottenuta
incrociando informazioni sui permessi di
soggiorno, di fonte Ministero dell?Interno, con
quelle sui crimini denunciati nelle province
italiane durante il periodo 1990-2003, di fonte
Ministero della Giustizia.
Nel periodo in esame, a fronte di una
rapida crescita della presenza straniera, non si
è registrato nell?intero Paese un aumento
sistematico del tasso di criminalità, che invece
mostrerebbe una lieve flessione. A livello
provinciale, invece, i territori che hanno
attratto un maggior numero di immigrati hanno
anche registrato tassi di criminalità più elevati,
dovuti in particolare a una maggiore incidenza
dei crimini contro il patrimonio (80 per cento
dei crimini totali nel campione in esame).
Nel lavoro, impiegando appropriate
tecniche econometriche, si mostra come i dati
consentano di escludere nettamente l?ipotesi
che l?immigrazione contribuisca direttamente
all?aumento della criminalità. L?associazione
statistica tra presenza straniera e tasso di
criminalità è quindi dovuta a fattori che
muovono entrambe le variabili nella stessa
direzione. Un più alto tasso di criminalità e
una maggiore presenza di stranieri potrebbero
entrambi riflettere il più elevato grado di
sviluppo di quelle province: da un lato, gli
immigrati vi sarebbero attratti dalle maggiori
opportunità d?impiego offerte; dall?altro,
costituirebbero un obiettivo preferenziale per
compiere crimini contro la proprietà a causa
della maggiore ricchezza media, del più
elevato grado di urbanizzazione e della
maggiore densità di popolazione.

Banca d?Italia. Eurosistema.

Temi di discussione (Working papers)
Immigrazione e crimine: una analisi empirica.

Sintesi.

Milo Bianchi, Paolo Buonanno, Paolo Pinotti