Due milioni e quattrocento mila abbonati. E? il risultato dell?unione di Telepiù e di Stream che Rupert Murdoch ha realizzato attraverso la News Corporation. Quali le novità per il pubblico italiano? Il numero ampio di canali consente di spaziare fra numerose pellicole di film di autore, sport e cartoni Disney, nonché l?opportunità di ?costruirsi? una programmazione secondo i propri gusti.

Da Sky TV assicurano che ?non si vedranno mai volgarità perché lo spettatore viene tutelato?.

Questa affermazione apre diversi elementi di riflessione. Primo: solo la tv a pagamento è capace di tutelare lo spettatore? Se ciò è vero, cosa di cui è legittimo dubitare, perché la riforma della televisione non affronta questi aspetti spesso sollevati da numerose associazioni di familiari? E ancora, non c?è il rischio che si sviluppi in modo troppo marcato una televisione di serie A (solo a pagamento) e le altre di serie B? Possibile che mentre si discute di quote di pubblicità fra le emittenti e di privatizzazione, la gran parte di pubblico italiano che non vuole legarsi a ?pay TV? non ha altra scelta che fare zapping fra i grandi contenitori giornalieri ricchi solo di poveri varietà?

E? ancora presto per capire quale sarà il futuro della televisione italiana, ovvero se saremo ancora fedeli a Domenica in e Buona domenica o se il pubblico si allontanerà da questo modo di fare televisione per preferirne una che offre molta più scelta seppur a pagamento.
La vera preoccupazione è che comunque si entrerà in un altro nuovo monopolio televisivo: quello di Murdoch. Proprio in questo si inserisce una ulteriore novità che già fa rumore: SkyTg 24 il primo canale italiano di notizie trasmesse 24 ore al giorno viene diretto da Emilio Carelli, noto al grande pubblico come giornalista Mediaset. Sono così cominciati i dibattiti circa il possibile sbilanciamento in merito all?orientamento politico della testata. Seguiranno allora in futuro altri TG?
Chissà se la storia della televisione, con i suoi problemi di monopolio, si ripeterà anche per quella a pagamento. Giambattista Vico era convinto dei corsi e ricorsi storici?