I loro nomi sono difficili da ricordare: Salvia Divinorum, Sida Acuta, Rivea
Corymbosa, Maytenus Ehrifolia.
La moda del ?naturale?, che spesso provoca gravi errori, ne
ha facilitato la diffusione, e ormai anche in Italia è moda: si vanno
moltiplicando i piccoli negozi ?Smart Center?, che sull’esempio
dell’Olanda vendono liberamente queste droghe naturali.
Naturalmente è tutto legale, ma va sottolineato che la Salvia Divinorum contiene
un potente allucinogeno, il salinorin-a, di cui si conoscono gli effetti ma
non l?azione. Anche le altre ?erbe” citate, vendute come
integratori alimentari energizzanti, destano una notevole preoccupazione a causa dei loro effetti sulla psiche (stato di confusione, dipendenza psicologica).
La ” Salvia Divinorum”, fumata, masticata o bevuta
in infuso, altera lo stato di coscienza, fa perdere il senso della realtà,
del tempo e dello spazio, induce un senso di lievitazione extracorporea e
considerato il suo basso costo e gli effetti simili a quelli
dell’ LSD, rischia di diventare una droga di “tendenza”.
E? allarmante, quindi, il moltiplicarsi dei punti vendita, oltre alla diffusione e alla vendita su Internet.
Le soluzioni al problema proposte da alcuni autorevoli tecnici sembrano
semplici: prevenire, agire sulle normative, raggiungere ed informare tutti i
soggetti a rischio.
Le azioni da intraprendere sono in realtà molto più complesse e
risiedono all’origine del fenomeno culturale e di costume ormai da tempo
consolidato, che sta lentamente dirottando le tossicodipendenze dall’uso
delle droghe ” pesanti ” verso il consumo di sostanze più ?leggere?,
facilmente reperibili, meno costose, ma sicuramente altrettanto pericolose.