Primo pensiero del 28 settembre:
Strano, questa mattina le ?terribili? campane della chiesa non mi hanno svegliato alle 8.00.
Accendo la luce. Tento di accendere la luce. Ecco spiegato perché le campane oggi non suonano. Colazione? Accendo il telefonino. Niente campo. Boh! Radio a pile: ?Tutta l?Italia è al buio?.
Pensieri, pensieri, pensieri? In libertà. Paure, senza libertà. Perché le paure nascono in mancanza di libertà, quando chi vuole terrorizzare riesce nel proprio intento. E? così che anche io ho fatto parte di quel 46 percento di italiani che ha temuto un attentato. Indizi: è successo negli Stati Uniti, nel Regno Unito, ora tocca all?Italia. Sarebbe perfetto se succedesse anche in Spagna. Il cerchio sarebbe chiuso.
Ci metto poco a realizzare che non può essere un attentato (sebbene ancora c?è qualche politico che adombra la possibilità). Certo, pensare che qualcuno sia stato capace di dirottare un aereo sopra il Pentagono, può far credere che al mondo c?è gente in grado anche di mettere in ginocchio un intera nazione sabotando la rete elettrica. E se fosse vero sarebbe terribile. Vorrebbe dire che saremmo vicini alla Guerra Totale. Alla Catastrofe. Ma non è così. Poniamo anche il caso che i governi occidentali fossero in grado di imbavagliare gli organi di informazione nazionale (per motivi di sicurezza e per non creare panico tra la gente), non sono però in grado di controllare tutta l?informazione mondiale, e da qualche Al Jazzeera di turno uscirebbe fuori la dichiarazione di Osama o di Saddam o di un pazzo qualsiasi che rivendicherebbe l?attentato. La notizia verrebbe fuori. No? E? irrazionale pensare agli attentati.
E? molto meno irrazionale, forse, dire che il black out è causato da un albero caduto in Svizzera? Da morire dalle risate!!!! Sono certo che da qualche parte nel mondo il nostro SaddamOsamaPazzodiTurnoQualsiasi si starà flagellando pensando a quanto sarebbe stato più semplice mettere in ginocchio l?occidente ingaggiando qualche tagliaboschi per tirare giù qualche sequoia svizzera piuttosto che organizzare dei dirottatori.
In realtà i problemi relativi alla scarsità dell?offerta (mancanza di centrali) e la difficoltà per ottenere le autorizzazioni a costruire linee di trasmissione sono i mali che hanno, probabilmente, portato alla crisi attuale. A tal proposito c?è un ottimo articolo di Gustav Robert Kirchhoff (scritto il 23 settembre in epoca non sospetta!!!) “Se la liberalizzazione finisce al buio” http://www.lavoce.info/news/view.php?id=9&cms_pk=670&from=index .
Adesso c?è chi invoca il ritorno al nucleare. Dimenticando che, comunque, ci vogliono molti anni per costruire una centrale e che quindi non sarebbe questa una soluzione a breve termine. Non nascondo che ho votato contro il nucleare al mio primo voto nell?87. Probabilmente, come molti, sospinto dalla emozione post Chernobyl. E forse voterei ancora così. Anche se so benissimo che abbiamo centrali nucleari che ci circondano. E che compriamo energia nucleare dalla Francia. E che le centrali moderne sono sicure. Però? Però? Lasciando anche da parte il problema delle scorie (che è Il Problema), chi mi dice che sempre il SaddamOsamaPazzodiTurnoQualsiasi non riesca la prossima volta a dirottare un jumbo su una centrale nucleare?
Il dubbio rimane. Nel frattempo vado a scongelare la bistecca che ho in freezer e la cuocio sperando che non si sia rovinata.