Era tutto buio e Katy cercava a tentoni. Aveva la pelle dei palmi dura come la buccia di una scamorza e le unghie grattavano e le mani non incontravano altro che l?asfalto. Lì, a terra, continuava a cercare.
Le macchine fischiavano vicine, lei storceva il viso ogni volta che il fischio si faceva più forte, quando le ruote passavano accanto, e poi il suono filava via.
Il marciapiede era ad un passo, Katy lo sapeva ed era gattoni, le vesti a fiori e stracciate, le raccoglieva sotto le ginocchia e si muoveva piano, strisciava le mani a terra e grattava, e ancora grattava.
L?asfalto era freddo. Katy respirava forte e l?alito le puzzava di vino, poteva sentirlo da sola.
Si girava a tratti e cercava con gli occhi un?ombra nera, il suo bagaglio, vedeva la sagoma quadrata e sapeva che nessuno glielo aveva rubato.
Puzzava proprio di vino, Katy, ed era per questo che la gente si spostava di un metro al suo passaggio e lei sapeva che era la puzza di vino ad allontanarli e non l?aspetto, il vino non piace a tutti e allora bene o male li poteva capire, non era per le vesti né per il viso rosso e screpolato. Non era per le dita che avevano le unghie gialle.
Katy lo sapeva, era l?odore del vino, anche quella sera aveva bevuto molto, a lei piaceva bere e si ricordava sempre che aveva bevuto spesso anche quando era giovane, quando ballava e aveva il viso bianco.
Le tempie erano di madreperla, lei ballava come ovunque con chiunque e aveva la gonna corta.
Non era mai da sola aveva uomini che la volevano sempre, dovunque e le regalavano boccette di profumo e dolci.

Una macchina fischiò ancora. Le mani grattavano, ma non sentiva ancora nulla sotto le dita, eppure qualcosa c?era, lei avrebbe cercato. Era sicura che era lì, era scivolato via dal suo sacco e rotolato a terra, ne aveva sentito il suono mentre TAC cadeva e rimbalzava TACTAC.
Ora era lì, era da qualche parte e non l?avrebbe lasciato andare.
Ruttò. Il vino, era un vino scadente e faceva schifo, era acidulo e rosso, un po? era scivolato sul seno e si era smarrito sullo stomaco, lo aveva sentito colare.
Strisciò sulla destra, inciampando a strattoni nella gonna. Era come quando qualcuno ti trattiene, quella
gonna, era come qualcuno che ti vuole bloccare e poi magari metterti le mani in faccia e farti l?amore per forza, fare fare a Katy l?amore per forza e poi sputarle in faccia e dirle che era un relitto di una donna e abbandonarla sul ciglio della strada con la sua bottiglia di vino.
Aveva caldo perché era estate e la gente va al mare. Aveva caldo perché il vino era un brodo acido e appiccicaticcio e le era dentro e addosso. Sentiva odore d?alcool nel suo fiato e molto caldo.
Si girò a cercare il sacco, ed era ancora lì.
Strattonò la gonna e si spostò ancora sull?altro lato. Aveva male pungente alle ginocchia, non sapeva più dove cercare, poteva essere ovunque, poteva anche essere finito in strada e una delle macchine fischianti poteva portarlo via e non lo avrebbe più trovato, sarebbe stato trascinato chissà dove sotto le ruote e magari era già così, magari uno dei fischi se lo era già portato via, e allora sarebbe stato inutile grattare l?asfalto con le unghie.
Avrebbe potuto grattare tutta la notte, cercare tra i suoi vestiti, forse era proprio lì che era caduto, magari aveva rimbalzato fino a mischiarsi con le sue vesti e ora lo spostava con il suo corpo. Le stava girando la testa, aveva le tempie umide ed era caldo.
Si passò le mani addosso, scosse e alzò la stoffa, liberò le ginocchia, rotolò, si stropicciò i capelli NON C?ERA NON C?ERA allora si ripose gattoni, doveva essere lì intorno no non era fischiato via da qualche parte con le ruote di qualcuno che non conosceva non era possibile.
Sbatté le mani contro l?asfalto, Katy, e vide qualcosa, era proprio lì stava venendole incontro finalmente e lei si fece più avanti, era molto vicino.
Katy si portò le mani alla bocca perché il caldo e il vino le facevano venire da vomitare e guardò avanti e vide qualcosa e voleva scattare in piedi ma ci andò carponi di slancio tutta in avanti e lo vide ancora proprio lì nel mezzo, come quando era tutta morbida e la gente le voleva stare molto vicino, e lei cercava qualcosa.

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Un fischio.

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Il sole iniziava a sorgere.

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L?indomani era un mucchio di stracci, e le sirene della polizia, e un articolo che parlava di Katy, la prostituta vecchia e morta finita sotto una macchina, la vecchia Katy di quarant?anni appena.