?Non è con i tagli alla spesa sociale che si può rilanciare l’economia, ecco perché noi abbiamo scelto di aumentare la spesa sociale?, è quanto ha affermato il sindaco Veltroni nella conferenza stampa di metà mandato ed è quanto conferma l?Assessore alle Politche Sociali, Raffaela Milano.
Le iniziative a favore delle categorie più sfavorite si snodano lungo la via della lotta alla povertà e all?esclusione sociale, attraverso la creazione di servizi rivolti agli anziani, ai disabili, alle famiglie disagiate, ai minori, alle persone senza fissa dimora, ai Rom.
Da questo sforzo di integrazione non restano escluse le comunità starniere che raggruppano gli oltre 300mila immigrati residenti sul territorio cittadino. Fra le iniziative di maggiore rilievo, ampia risonanza ha avuto la creazione del Consiglio delle Comunità Straniere che supporterà la Giunta comunale, con l?obiettivo di creare ponti di conoscenza e solidarietà fra le culture delle numerose comunità di immigrati presenti a Roma. ?Sono 22.000 i cittadini stranieri che si sono iscritti nelle liste elettorali e tra questi, nel mese di marzo, ne saranno eletti quattro come rappresentanza civica all?interno del Consiglio comunale e uno all?interno di ogni Municipio, per un totale di 23 Consiglieri?, afferma l?Assessore. Alla domanda, se i romani hanno reagito positivamente a questa proposta del Comune risponde che ?manifestazioni di intolleranza ci sono dappertutto, ma Roma è solida sul fronte dell?accoglienza e dell?attenzione al sociale. E? una nota distintiva della nostra città. Basti pensare che sono più di centomila le famiglie romane impegnate nell?adozione a distanza?.
E da Roma, crocevia storico di popoli e culture, è partita due anni fa l?iniziativa del Glocal Forum che ha già nel nome il simbolo della corresponsabilità della gestione della globalizzazione, fra cittadini e Istituzioni locali, nazionali ed internazionali. ?Il Glocal Forum vede coinvolti i sindaci di oltre 40 Comuni di tutto il mondo impegnati a lottare insieme contro la povertà. E? in tale ambito che hanno preso forma iniziative di cooperazione decentrata a sostegno dei Paesi in via di sviluppo, come il progetto Roma/Kigali, nati proprio nella nostra città?. E sarà Roma ad ospitare anche quest?anno a maggio la terza Conferenza sulla Glocalizzazione.
Dunque, cooperazione tra Comuni e tra persone di molti Paesi del mondo, quasi a divenire cittadini di un?unica grande città. ?E? un impegno che non vogliamo portare avanti da soli ? continua l?Assessore Milano ? e fondamentale in questo processo è la collaborazione con le Ong e le organizzazioni di società civile impegnate nella cooperazione fra il Nord e i Sud del mondo. Per organizzare i nostri sforzi e renderli più efficaci, abbiamo creato il Coordinamento Romano sulla Cooperazione Decentrata, che raggruppa attorno a tavoli Paese le organizzazioni che hanno progetti di sviluppo in quella particolare area geografica?.
Proprio questa apertura all?interculturalità, l?impegno sul piano della cooperazione internazionale, del dialogo interreligioso e per la pace in Medio Oriente, che continuerà anche nel mese di febbraio con un incontro in Campidoglio fra 8 sindaci israeliani e 8 sindaci palestinesi, hanno valso a Roma il titolo di Città del Dialogo e della Pace.
E di cooperazione si continuerà a parlare, dunque, anche nei prossimi mesi. Alla fine di marzo, sarà Roma ad ospitare il ?IV Forum dell?Alleanza delle Città contro la Povertà? e il Villaggio del Millennio, in cui i rappresentanti di circa 160 città si riuniranno per discutere del contributo che le amministrazioni locali possono dare al perseguimento, entro il 2015, degli Obiettivi di Sviluppo del Millennio stabiliti dalle Nazioni Unite. ?Ad aprile, poi, si terrà per la prima volta la manifestazione ?Roma chiama l?Africa?, una tre giorni di convegni, iniziative nelle scuole e concerti che mirano a far incontrare e conoscere in maniera più approfondita la cultura e la situazione in cui verte il continente africano. In occasione della marcia che concluderà i lavori, sono attese circa centomila persone?.
E?, quindi, l?attenzione al sociale a rendere sostenibile lo sviluppo di Roma, una città che sempre più esce dai palazzi e scende nelle strade, per incontrare, dialogare, accogliere. La rocca papalina torna fra la gente e la città dei Papi diventa città dei cittadini.