Quattro ore di viaggio da Quito, attraverso montagne e vallate dai paesaggi lunari, sempre accompagnati dalle vette innevate del Chimborazo, il vulcano più alto dell’Ecuador, e si arriva a Guaranda, la capitale della regione Bolivar.

E poi un’ora ancora tra strade tortuose e strette che si perdono in mezzo alla sierra.

Ecco Salinas, un piccolo villaggio ecuadoriano a 3600 metri sul livello del mare.

Fino al 1970 Salinas era un paese ‘dimenticato’ abitata da 300 persone e con qualche migliaio di indios che viveva invece nelle vicine valli. Non c’erano strade, acqua, luce, telefono. L’indice di mortalità infantile toccava il 45%. L’analfabetismo l’85%. L’unica fonte di lavoro era legata alle miniere di sale.

Poi arriva Codesarollo, la struttura finanziaria del Fepp,[i]….e con il tempo le cose cambiano.

Codesarrollo è una realtà bancaria che sta promovendo la costituzione di un sistema finanziario etico alternativo nel Paese sudamericano. Si basa su 3 pilastri:

– erogazione del credito agli strati marginali della popolazione (campesionos, indios)

– sostegno ad attività produttive di trasformazione dei prodotti agricoli

– impulso alla creazione di imprese comunitarie

E’ un sistema che poggia su 800 casse rurali formali e non che erogano nelle comunità crediti di piccolissima e media entità. In questo modo si riesce a trattenere in loco la ricchezza creata, realizzando un’economia circolare che crea sviluppo nelle campagne e un’ottima alternativa agli usurai.

E’ noto infatti come nelle comunità particolarmente povere e marginate (in un paese, l’Ecuador, dove il 45% della popolazione vive sotto il livello di povertà ed il 35% sotto il livello di indigenza meno di un dollaro al giorno), dove le normali banche, se vi arrivano, richiedono garanzie impossibili da dare, gli usurai possano essere l’unica fonte di credito.

Fa osservare Yunus, il famoso ideatore della Grameen Bank, come l’usuraio abbia inoltre un vantaggio comparativo nel mercato di questi piccoli prestiti per diverse ragioni:

– l’usuraio può gestire in modo più efficiente prestiti così piccoli;

– l’usuraio ha un miglior accesso all’informazione, che gli permette di discriminare i rischi di credito (cioè di distinguere i buoni e i cattivi pagatori) meglio di un nuovo venuto;

– l’usuraio è in grado di controllare meglio il flusso dei pagamenti che vanno a rimborso del prestito.

Dal punto di vista che più ci interessa, ossia quello dei campesinos ecuadoriani, l’usura porta ad un circolo vizioso ben lontano dal facilitare le attività economiche e dal ridurre la povertà.

Ed è in questo contesto, come detto, che si inserisce Codesarrollo che eroga prestiti di piccolissima e media entità, soprattutto in forma comunitaria attraverso “circoli di credito”.

E’ facile il riferimento alle nostre vecchie ‘Casse Rurali’ quelle società cooperative che, fin dai primi anni del ‘900, si proponevano per oggetto principale l’esercizio del credito a favore di agricoltori e di artigiani.

Dal 1993 si chiamano Banche di Credito Cooperativo, ma i principi sono gli stessi: solidarietà corporativa e promozione finanziaria dell’economia locale.

Il risparmio raccolto da ogni Banca di Credito Cooperativo viene perciò destinato in buona parte a sostenere l’imprenditoria locale, formando così un circolo virtuoso che crea benessere.Date le contenute dimensioni aziendali, sono banche estremamente agili dal punto di vista operativo e veloci nel concedere il credito.

Gli stessi punti di forza di Codesarrollo in Ecuador. E’ forse anche per questo che nel 2002 la Federazione Italiana Credito Cooperativo (a fianco di altre organizzazioni italiane) ha dato vita ad un processo di collaborazione con Codesarrollo.

La proposta è quella di permettere al privato di diventare azionista di Codesarrollo versando una quota di 500 euro. Sostenere la capitalizzazione significa attivare un moltiplicatore permanente di sviluppo vero ed eticamente orientato ai campesinos pari a 10. in altre parole, ogni dollaro investito nel capitale della banca permette di effettuare prestiti per 10 dollari a campesinos e comunità locali.

Il progetto di sostegno a Codesarrollo coinvolge più aspetti.

Dal punto di vista finanziario, c’è l’attività di consulenza e di trasferimento di know how. Poi c’è l’aspetto produttivo-commerciale, legato al sostegno dei produttori attraverso la rete del commercio equo e solidale e ai progetti di sviluppo, con l’obiettivo di migliorare le condizioni socio-economiche dei piccoli produttori agroalimentari ecuadoriani. Grazie al coinvolgimento della Banca Popolare Etica, c’è poi una dimensione educativa alla finanza etica e di attivazione di nuove forme di solidarietà.

Quello che è importante evidenziare è che Codesarrollo ha restituito la prima tranch del prestito addirittura in anticipo, fatto non certo comune nel mondo della finanza.

Tornando a Salinas, con il micro credito ai campesinos si inizia a migliorare l’allevamento delle pecore. Iniziano a lavorare i primi artigiani con la lana e nasce il primo caseificio.

Oggi la vita a Salinas è tutta scandita dalle sua numerose attività: lana, formaggi, cioccolata, torroni, oli essenziali, marmellate, ceramica, funghi secchi, trote. Ma anche palloni. Tutti prodotti distribuiti nelle altre città dell’Ecuador e, con catene di commercio alternativo, anche in Italia e in Spagna.

Un modello di comunità e un modello di sviluppo sostenibile da ammirare. E da visitare. Così a Salinas è nato un progetto di turismo responsabile e una ‘casa del turismo’, proprio nella piazza, accanto alla chiesa.

C’è il tour guidato al paese e soprattutto alle sue fabbriche. Poi c’è un piccolo e spartano hotel “El Rifugio” che accoglie i turisti offrendo passeggiate a cavallo (o anche lama!) sulla sierra, gite in bicicletta, pesca di trote, buon cibo.

E per scambiare due chiacchiere c’è Padre Polo, tra i primi ad arrivare a Salinas con l’operazione Mato Grosso, e gli altri giovani volontari italiani che collaborano con lui.

Un clima senza dubbio piacevole per passare qualche giorno aiutando nelle varie attività, ma anche solo per una vacanza rispettosa dell’ambiente e delle popolazioni che lo abitano.

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[i] Il FEPP (Fondo Ecuadoriano Populorum Progressio) è un’istituzione privata con finalità sociali, legata alla Conferenza Episcopale dell’Ecuador, che dal 1970 lavora con piccoli produttori con attraverso crediti, formazione e assistenza tecnica.