Dopo un accuratissimo restauro è rientrato nella Galleria Nazionale d?Arte Antica in Palazzo Barberini ?L?Angelo Custode? di Pietro da Cortona.
Il grande dipinto è uno dei capolavori dell?artista barocco, esempio della fase matura del pittore, guizzante di energia, ricca di movimento, dal colorismo metallico e argentato.
Il dipinto fu eseguito nel 1656 per papa Alessandro VII Chigi, che in segno di gratitudine e apprezzamento lo nominò anche Cavaliere dello Sperone d?Oro.
Rimasta sempre in casa Chigi, l?opera venne acquistata dallo Stato nel 1918.
Il tema dell?Angelo Custode viene interpretato da Pietro da Cortona in maniera particolarmente intensa, ponendo al centro della tela il maestoso angelo scultoreo e vibrante nel movimento delle ali e della tunica mossa dal vento. Accanto a lui il fanciullo che egli guida, quel fanciullo che, divenuto anziano, è dipinto sullo sfondo, accompagnato nel volgere del cammino umano dallo stesso angelo.
Il quadro è stato collocato sul fondo del grande salone, sotto la volta affrescata dallo stesso Cortona agli inizi della sua carriera, vicino al dipinto di Lanfranco, in un confronto significativo per comprendere l?evoluzione dello stile barocco.
Il restauro, ha rivelato una materia corposa, dai colori vibranti, tutti virati su toni argentati e lunari e un modo di dipingere veloce e sommario, tipico della grande abilità raggiunta dal maestro nella fase finale della sua vita.
Galleria Nazionale d?Arte Antica- Palazzo Barberini
Via delle Quattro Fontane, 13
Orario: da martedì a domenica 9.00-19.00;lunedì chiuso
Concluso il restauro di un' opera della fase matura di Pietro da Cortona