A pochi giorni di distanza dalla firma della Costituzione Europea da parte dei 25 Capi degli Stati membri, l?argomento fa ancora discutere.
Proprio sull?argomento il Senatore Giuliano Amato, già Presidente del Consiglio, e il Professor Sabino Cassese, ex Ministro della Funzione Pubblica, sono intervenuti in occasione della conferenza dal titolo: L?Europa e la sua Costituzione. Quale identità? Quale futuro?
svoltasi presso il centro culturale Due Pini a Roma.
Ad accogliere i due illustri ospiti c?era un pubblico interessato e partecipe che non gli ha risparmiato qualche domanda dal tono polemico.
Entrambi hanno ribadito di essere grandi sostenitori dell? Unione, ed hanno riconosciuto il suo valore ed i benefici che ha comportato ma, mentre Cassase si è schierato completamente a favore dell?Europa Unita, Amato ha avanzato qualche critica.
Nel suo discorso l?ex Presidente ha confrontato lo spirito dei governi europei attuali con lo spirito dei cosiddetti pionieri affermando che, a differenza di oggi, l?Europa dei pionieri era consapevole del suo obiettivo: la pace e il ripristino della democrazia, mentre l? Europa attuale sembra smarrita.
La seconda guerra mondiale si era da poco conclusa quando, negli anni ?50, i governi europei cominciarono a muovere i primi passi verso l?unione degli stati siglando i primi accordi. Il ricordo vivido della guerra spinse l?Europa ad unirsi per proteggere se stessa da se stessa. Amato ha spiegato che fu proprio la guerra il vero propellente della costruzione dell?Europa.
Sempre secondo Amato, quell?Europa si è trasformata nel tempo e oggi siamo di fronte ad una Europa che non ha un?identità comune. Lo stesso imputa questa perdita d?identità all?apertura dell?Unione ai paesi ex comunisti. Secondo Amato infatti, si tenta di riunire sotto la stessa bandiera culture troppo diverse tra loro. Una convivenza difficile che comporta un indebolimento dell?unità tanto da rendere fragile l?Unione Europea che così smarrisce la sua identità.
Affermazioni che fanno trasalire gli euroentusiasti e, per concludere l?ex Presidente si concede una battuta e domanda al pubblico se si è sicuri che si tratti di rami dello stesso albero oppure il comunismo l?ha fatto diventare un albero diverso. Un est europeo transgenico, insomma.
Fuor di metafora, Amato vuole porre l?attenzione sulla diffusione di sentimenti collettivi contrastanti: da una parte l? entusiasmo per l?apertura e dall?altra la paura delle conseguenze che questa comporta.
Da europeista convinto, Cassese replica alle affermazioni di Amato ponendo l?accento sul fatto che secondo lui l?Europa non è smarrita ma è temporaneamente appagata. Il suo discorso è improntato sugli enormi passi avanti che l?Europa ha fatto in questi anni e sugli obiettivi raggiunti riguardo ai diritti del cittadino europeo. Cassese ha continuato affermando che il continente è diventato più democratica, più trasparente, più efficace e, da Europa plurale si è trasformata in Europa unitaria. Ha concluso affermando che l?Europa è cresciuta enormemente ed è alla ricerca di nuovi obiettivi.