Nella Rocca Malatestiana della città di Rimini si registra un grande successo di pubblico per la grande esposizione dedicata all?archeologia dal titolo: Costantino il grande. La civiltà antica al bivio tra Occidente e Oriente, visitabile sino 4 settembre 2005.
Protagonista dell?evento è l?imperatore Costantino il Grande e per questa è stata coinvolta una commissione di esperti, quali archeologi, docenti universitari e personalità autorevoli a partire dal Segretario della Pontificia Commissione di Archeologia Sacra della Città del Vaticano, Fabrizio Bisconti.
Attenzione viene rivolta alle grandi imprese svolte dall?imperatore e ai grandi temi affrontati dallo stesso che vanno dall?Editto di Milano del 313 che pose fine alle persecuzioni contro i cristiani, alla convocazione del Concilio di Nicea del 329, con cui contribuì a ricomporre una unità, allora corrosa da pericolose eresie tra le quali l?Arianesimo, destinata però a non sopravvalergli
L?esposizione riminese dà conto dello straordinario operato dell?imperatore riunendo più di 250 testimonianze di rilievo assoluto, concesse dai principali musei di tutta Europa e da collezioni private. Si tratta di opere di straordinario valore storico e artistico comprendenti pitture, sculture, mosaici, reperti archeologici, e opere di gioielleria. Per citare alcuni esempi: il ritratto colossale dell?imperatore conservato ai Musei Capitolini, cammei con ritratti sempre dell?imperatore e mosaici lapidei raffiguranti lo stesso in imprese guerresche. Gemme con ritratti di Costantino trionfante e immagini scultoree del Cristo docente; testa bronzea di Costantino dei Musei Capitolini ed il sarcofago di Elena dei Musei Vaticani; il mosaico raffigurante Maria Simplicia; la dea Barberini conservata a Roma.
La straordinaria quantità delle concessioni da parte di numerosi musei ha stabilito una durata eccezionale dell?apertura della mostra stessa: quasi sei mesi. Un periodo assolutamente inconsueto per prestiti di questo livello.