Spesso in Internet non badiamo a ciò che scriviamo e se é vero che la posta elettronica ci permette di essere un po? meno formali di quella tradizionale, é anche vero che non é il caso di dimenticare le buone maniere. Un messaggio di due righe, con un testo banale, senza titolo, introduzione, conclusione e saluti, urla al cielo la sua inutilità ed invoca la cancellazione immediata.
Sicuramente la posta elettronica é il servizio più diffuso e usato di Internet. E proprio perché esteso a livello mondiale, é opportuno saperlo usare al meglio. Non mi riferisco tanto a conoscere adeguatamente il proprio programma per la gestione della posta (la lettura del manuale di riferimento, anche se molto spesso in inglese, può riservare piacevoli sorprese), quanto a tutta una serie di regole di comportamento e di educazione: la Netiquette appunto.
Il primo consiglio é quindi quello di rileggere il messaggio appena scritto. Non solo per correggere eventuali errori ortografici o sintattici, quanto per essere sicuri che non ci siano doppi sensi o che alcune frasi, sicuramente inequivocabili se dette di persona o al telefono grazie al timbro della voce o alla mimica facciale, possano essere travisate dal destinatario.
Se un nostro pensiero ha generato incomprensioni, affrettiamoci a chiarire ed eventualmente a scusarci per non essere riusciti ad esprimerlo subito nel migliore dei modi. Non é servilismo, ma l?espressa volontà di compiere il primo passo per evitare problemi in futuro. Questo sforzo sarà sempre encomiato e ricompensato.
Non facciamo troppo affidamento sulla capacità degli altri di capire le nostre battute o allusioni. Scrivere in modo ironico é molto difficile.
In secondo luogo ricordiamoci che nonostante i protocolli tecnici per lo scambio della posta elettronica siano ormai standardizzati, ci possono essere degli elementi non visibili da alcuni destinatari. Per esempio le lettere accentate possono non venire visualizzate correttamente da utenti di una lingua diversa. In questi casi sarebbe meglio ricorrere agli apostrofi in sostituzione dell?accento (con il beneplacito dei puristi!).
Inoltre alcuni programmi di posta elettronica recenti permettono di formattare il testo, ossia di rendere alcune parti di esso in grassetto, corsivo, sottolineato o addirittura di aggiungere piccole decorazioni grafiche, ma i programmi più datati (ma non per questo meno validi) non sono in grado di visualizzare queste novità.
Analogo discorso con gli attachments, o allegati. É buona norma assicurarsi che il destinatario possa effettivamente ricevere e leggere il documento incluso. A questo proposito ricordo che non é consigliabile spedire documenti troppo grossi per posta elettronica. Un documento inviato in questo modo in Internet accresce di circa un terzo le proprie dimensioni. La soluzione é semplice. Soprattutto quando si tratta di documenti di testo, é possibile (direi doveroso) compattare tali documenti con i più disparati programmi che esistono in Rete. Non dimentichiamo che anche l?occhio vuole la sua parte, quindi cerchiamo di scrivere o di rispondere in modo presentabile e chiaro. Saltiamo una riga fra i paragrafi, soprattutto fra il testo del mittente e la nostra risposta e rispettiamo le regole basilari della punteggiatura.
Facciamo attenzione alla privacy altrui, quando giriamo le mail di scherzi, catene varie (sempre cum grano salis!), e via dicendo, cancellando gli indirizzi di tutte le persone che hanno già ricevuto e passato la mail, solitamente incolonnate prima del testo effettivo.
Come si vede sono regole molto semplici nella maggior parte dei casi, quasi scontate, a ben pensarci, eppure non mi credereste se vi dicessi che più della metà dei litigi e delle incomprensioni, oltre che l?intasamento del traffico della Rete, sarebbero sconosciuti se fossero adottate da tutti. Consideratelo un piccolo promemoria.