Milano ? Dal 15 ottobre sarà allestita a Palazzo Reale la mostra dal titolo: ?Caravaggio e l?Europa. Il movimento internazionale da Caravaggio a Mattia Preti?, in programma sino al 6 febbraio 2006.
Realizzata in collaborazione con i principali musei d?Europa con circa centocinquanta opere , selezionate in modo da fornire un quadro delle complesse vicende che caratterizzarono il panorama artistico romano all?inizio del Seicento.
L?evento raccoglie anche l?eredità artistica di Mattia Preti (1613-1699), l?ultimo importante protagonista del movimento caravaggesco, in occasione del terzo centenario della sua morte.
La mostra si presenta come la più completa rassegna mai dedicata al movimento caravaggesco, e costituisce un?occasione unica per la comprensione delle varie correnti creative sviluppate dal 1595 al 1635 circa, ossia dai primi anni del soggiorno di Caravaggio a Roma. Sono gli anni trenta del Seicento e si profila già la nascita del Barocco, favorita dal mecenatismo della potente famiglia del papa regnante, Urbano VIII Barberini. Un movimento che nasce in una Roma che ha ormai superato il trauma dello scisma luterano e che si sviluppa sotto il dominio di quattro importanti pontefici: Clemente VIII Aldobrandini, Paolo V Borghese, Gregorio XV Ludovisi e Urbano VIII Barberini.
Lasciato Palazzo Reale, la mostra si sposterà a Vienna dal marzo del 2006, presso il Lichtenstein Museum, che la ospiterà nelle sale recentemente restaurate e riaperte al pubblico.
Sono state selezionate ventiquattro tra le opere più significative del grande maestro lombardo, in modo da documentare il continuo evolversi della sua produzione. Il Corpus delle tele di Caravaggio sarà suddiviso nelle due sedi del programma, Milano e Vienna.
Vi sono opere realizzate da Caravaggio prima del suo clamoroso debutto pubblico avvenuto a Roma in occasione dell?Anno santo del 1600, con le tele della Cappella Contarelli nella chiesa di San Luigi dei Francesi. Accanto a queste prime tele, troviamo le opere della prima maturità del grande pittore, dove è già ben presente la ricerca sugli effetti luminosi che rimase la caratteristica peculiare del suo linguaggio e che come tale influenzerà in modo decisivo tutta l?opera dei suoi seguaci.
L?ultimo drammatico periodo di Caravaggio è documentato dal San Giovannino della Galleria Borghese, recentemente restaurato. Il quadro era uno dei tre dipinti che Caravaggio portò con sé sulla feluca che partì da Napoli e lo condusse nel suo ultimo viaggio fino a Palo, presso Cerveteri: Accanto alla tela Borghese, sono presenti in mostra capolavori come la Giuditta Coppi, la Madonna dei Pellegrini della Chiesa di Sant?Agostino, la Deposizione Vaticana, il Sacrificio di Isacco degli Uffizi, l?Incoronazione di spine del Kunsthistorisches Museum di Vienna.
Oltre ai seguaci, toscani, genovesi, napoletani, francesi, fiamminghe e olandesi, la mostra si conclude con l?inserimento di opere di artisti sconosciuti e raccolti sotto il nome di pseudonimi.
L?esposizione è stata l?occasione di approfonditi studi pubblicati sul catalogo della mostra edita da Skirà.
Appunti d'arte figurativa