Ha destato molto scalpore l?accadimento occorso in via di Corticella, a Bologna, ai danni di una giovane donna italiana, vittima di uno stupro, nella settimana che va dal 20 al 27 novembre 2005.
Gli inquirenti hanno già identificato il reo, un pregiudicato marocchino, coinvolto in un omicidio alcuni anni prima, ma scagionato per mancanza di prove.
Ma quanti italiani hanno notato la differenza di come tale notizia è stata comunicata dal telegiornale della Rai, il Tg1, delle ore 13,30 e quello di Mediastet, il Tg5, delle ore 13 del 27 novembre, giorno in cui i media hanno comunicato l?identificazione del presunto colpevole?
Il telegiornale dell?emittente di proprietà del Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, il tg5, ha esposto oltre l?accadimento e l?identità del presunto colpevole, anche retroscena importanti della notizia, sottaciuti dal telegiornale della Rai. Il servizio in questione ha riportato dichiarazioni della ragazza, la quale ha affermato di essere stata importunata sull?autobus 27/a da uno sconosciuto e poi di essere scesa ad una fermata di via Corticella, pedinata dallo stupratore, inseguito, di essere stata aggredita sul lato della strada, una grande arteria viaria del comune di Bologna, ad alta intensità di traffico. Nell?aggressione la giovane donna ha dichiarato di avere urlato e di essersi sbracciata per far notare la sua presenza agli automobilisti, che secondo la vittima in molti la hanno vista, senza però offrire il minimo soccorso, alcuni anzi avrebbero accelerato spaventati da quello che stava succedendo.
Il telegiornale della mezz?ora dopo, quello della Rai per intenderci, ha comunicato la notizia, ma non ha riportato le dichiarazioni della ragazza, limitandosi ad affermare che la sfortuna ha fatto sì che gli automobilisti che stavano sopraggiungendo in quella grande arteria stradale, non si fossero accorti dell?aggressione. Il fatto che degli automobilisti non si siano fermati davanti un episodio del genere, non significa necessariamente che nessuno ha visto il fatto. Probabilmente i giornalisti Rai hanno avuto la conferma che nessuno ha visto il fatto? Hanno intervistato tutti gli automobilisti che sono passati in quel punto a quella ora? Difficile affermarlo. Come mai non si sono posti il problema di intervistare la vittima della violenza? E? incredibile che un livello così scadente di comunicazione di una notizia sia possibile nel telegiornale di stato, visto nell?ora di punta da milioni di telespettatori.
La completezza della notizia solitamente nei telegiornali Rai è fornita quando si tratta di incriminare un ?mostro? di un delitto efferato o come ha affermato Bruno Vespa, quando dei poliziotti portano sulle loro volanti dei criminali con le manette ai polsi, spesso solo dopo l?arrivo dei giornalisti, che immortalano l?evento con una pioggia di foto.
Se i giornalisti Rai in tale occasione non si siano comportati in modo superficiale di fronte tale notizia, allora ciò implicherebbe che hanno mistificato la notizia per un determinato fine, ossia non ha voluto far ventilare tra milioni d?Italiani, l?ipotesi che diversi automobilisti si siano mostrati indifferenti davanti a un evento del genere. Da ciò ne risulterebbe che quando il Tg1 affronta l?arresto di un criminale, un nemico della società, la qualità della notizia è molto dettagliata, quando si tratta di mettere in discussione una condotta morale di un settore della società, quella dell?indifferenza di fronte l?ingiustizia, allora la notizia minimizza l?accaduto.
In effetti porre l?accento sul fatto increscioso, piuttosto che sull?atteggiamento indifferente della gente comune è anche un modo per non aprire possibili dibattiti sulla giustezza dei valori che fondano la società, anche perché ciò metterebbe in discussione lo status etico di coloro che l?amministrano e ne sono la diretta espressione.
Vediamo se è stato solo un caso o una tendenza di orientamento delle redazioni televisive.