Grazie al contributo del Ministero per i beni e le attività culturali ? Direzione generale per i beni Librari e gli Istituti Culturali, da un anno la Fondazione Centro Astalli propone alle scuole superiori, un nuovo progetto sull?asilo politico dal titolo La lettura non va in esilio.
L?originalità di questa nuova proposta formativa sta in una serie di azioni pensate per dare quanto più possibile voce ai rifugiati, potendone presentare le storie anche in una veste letteraria.
Le scuole, infatti, che aderiscono al progetto ricevono dal Ministero un kit di 30 libri sull?esilio, molti dei quali scritti da chi in prima persona hanno vissuto la dolorosa esperienza della fuga dal proprio paese.
Autori come Bertolt Brecht, Isabel Allende, Milan Kundera, Pablo Neruda, sono tra gli scrittori che gli studenti hanno l?opportunità di conoscere attraverso la lettura di alcune tra le più significative pagine della letteratura mondiale.
La Fondazione ha cercato di supportare alunni e studenti nell?utilizzo dei libri realizzando una guida al kit: un agile fascicolo in cui vi sono utili schede di lettura per dieci dei libri in dotazione con molti spunti per la didattica e una breve presentazione degli altri venti testi.
Tra le novità de La lettura non va in esilio, oltre al kit di libri, il Ministero propone alle scuole la possibilità di realizzare nelle loro città degli incontri pubblici con uno scrittore italiano, che possa confrontarsi con studenti e insegnanti sul tema dell?esilio.
Durante il primo anno di vita del progetto si sono realizzati 10 incontri pubblici in 10 delle 15 città coinvolte nel progetto.
Gli scrittori hanno risposto con entusiasmo all?invito del Ministero e hanno dato vita ad interessanti incontri e vivaci dibattiti.
Antonio Pascale, Maria Pace Ottieri, Raffaele Nigro, Carmine Abate, Maria Attanasio, Maurizio Cucchi, Jean Leonard Touadì, Antonia Arslan, Marco Lodoli, Rosaria Troisi e Lilly Ippoliti hanno incontrato centinaia di studenti pronti ad ascoltare dalla viva voce di uno scrittore come si possa raccontare l?esperienza dell?esilio e perché abbia un senso farlo.
?Vi invito ragazzi a riflettere sulla condizione dei rifugiati, gente che si trova a vivere in un paese diverso dal proprio e a dover ricostruire con fatica una vita intera che è stata spazzata via, cancellata. La storia dell?esilio, insomma, è la storia di individui costretti alla fuga e a vivere la tragica esperienza dello sradicamento?. Con queste parole Antonia Arslan si è rivolta agli studenti incontrati a Padova per far capire il dramma di chi vive in esilio.
Ogni autore in modo diverso ed originale ha fornito ai ragazzi importanti spunti di riflessione e ha suggerito nuove prospettive da cui analizzare il tema dell?esilio.
Dall?incontro con l?autore, studenti e insegnanti hanno preso lo spunto per realizzare delle piccole opere letterarie: poesie, racconti, interviste, commenti in cui poter raccontare a modo loro l?esilio.
Alla fine dell?anno scolastico sono giunti in Fondazione moltissimi lavori realizzati durante l?anno nelle scuole. Il materiale raccolto è stato molto vario e di buona qualità, un?ottima base di partenza per realizzare l?ultima fase del progetto: la pubblicazione di un libro nell?ambito della collana Quaderni di Libri e Riviste d?Italia curata dal Ministero che possa raccontare attraverso le parole degli autori intervenuti, degli studenti, degli insegnanti e dei rifugiati, un anno di incontri, attività, proposte, iniziative anche molto diverse tra loro ma tutte con l?unico obiettivo di abbattere le barriere del pregiudizio attraverso la conoscenza della dolorosa realtà di chi è costretto all?esilio.
L?esperienza del progetto in collaborazione con il Ministero dei Beni Culturali