Anche se per questioni legate alla quaresima il Vaticano questo anno ha spostato la ricorrenza di San Giuseppe a lunedì 20 marzo, domenica è ancora per tutti la festa del papà. Tuttavia, che sia di domenica o di lunedì per ?troppi? di questi papà non è poi così importante, visto che anche questa volta non tutti loro saranno nelle condizioni di poter festeggiare la loro festa, in quanto per questi genitori avere un rapporto con i propri figli è ancora un diritto negato.
Purtroppo è sempre più di attualità il dramma di molti padri, e di conseguenza di molti figli, a cui viene tolto il sacrosanto diritto di continuare ad avere un giusto e normale rapporto tra di loro anche dopo la separazione. E proprio con l?intento di sensibilizzare l?opinione pubblica su questo delicato problema che domenica 19 marzo a Roma, in occasione della festa del papà, si svolgerà la marcia dei padri separati organizzata dall?associazione ?Figli negati?. Durante la quale manifestazione verrà anche premiato il papà dell?anno 2006: il Sig. Enrico Cori, per la tenacia a non aver desistito a riabbracciare sua figlia dopo più di 8 anni di sofferenza e di questo diritto negato.
In realtà qualcosa si sta muovendo su questo versante. La nuova legge sui minori prevede automaticamente il doppio affido dei bambini ad entrambi i genitori all?atto della separazione, a meno che non vi siano particolari situazioni che ne impediscano tale adempimento. Questo non dovrebbe dar più modo alla madre di avere una posizione dominante, riconosciuta anche legalmente, nei confronti del padre dei suoi figli, evitando così tutte quelle situazioni di sudditanza morale e psicologica che i padri subiscono in molte circostanze. Certo, questo significa che per tutti quei casi dove è possibile applicare il doppio affido con la parità dei diritti ci sarà anche la parità dei doveri. Comunque il diritto non va negato neanche nei casi dove non si possa applicare il doppio affido. In questo senso va la proposta di legge, fatta dal Senatore Labbellarte, per fare ottenere anche ai padri separati senza affido dei permessi di lavoro per vedere i loro figli. Cosa questa che ancora oggi non è possibile.
Questo diritto negato ai padri separati spesso per la donna è una rivincita, è un modo per colmare il rancore di un amore finito. A volte, anche dove la legge concede il pieno diritto al padre di avere rapporti con i propri figli, ci sono donne che nel loro terribile vittimismo arrivano fino a rendersi irreperibili per anni insieme a loro. E in molti casi, le donne che impongono questa misura di negazione ai padri attraverso continue azioni legali nei tribunali, lo fanno soprattutto per vendetta, sfruttando poi questo tempo rubato all?ex coniuge più che altro per insegnare ai figli ad odiare il loro stesso padre. Non riuscendo assolutamente a capire, che oltre all?umiliazione inflitta al loro ex amore, generano un male molto più grande che è quello riversato nei cuori dei loro figli, negandogli quel amore paterno di cui hanno estremamente bisogno.
Un diritto negato ai padri separati