È un?opera sbagliata, sicuramente sarebbe stato meglio non realizzarla. Dobbiamo dire che certamente Meier ha fatto meglio con la chiesa di Tor Tre Teste che ha nobilitato la città. Queste le parole espresse dal professor Paolo Portoghesi, uno dei più prestigiosi architetti italiani nonché principale studioso del Barocco, commentando la proposta di smontare la teca dell?Ara Pacis avanzata da Gianni Alemanno. E così continua: Certo il mio giudizio su quest?opera è estremamente negativo. E? stato un guaio costruire un volume così pesante che isola la piazza ed il mausoleo di Augusto dal lungotevere. E? un?opera sbagliata in molti aspetti, ad esempio per la scelta di affiancare quel travertino materico a superfici lisce. Però prima di abbattere o smontare l?Ara Pacis sarebbe meglio aspettare il giudizio del tempo tra qualche anno. Gli errori si fanno, ma non è detto che non si possa cambiare opinione: d?altronde se avessero dato retta alle reazioni del tempo, anche la torre Eiffel adesso non sarebbe al suo posto.
Tale giudizio, diffuso dall?agenzia Omniroma mentre il professore è impegnato a Vicenza nell?allestimento di una mostra nella basilica palladiana, è un parere autorevole che, forse, raccoglie senza volerlo il pensiero di tanti romani e turisti che, mentre percorrono il lungotevere in prossimità dell?Ara Pacis, si sentono oppressi dal muraglione in travertino eretto da Richard Meier. O, forse, i pensieri di molti romani possono essere ancora più negativi e disperati nel vedere eretta un?opera così fuori da ogni contesto tipico di Roma, quasi a volerne cambiare le caratteristiche che hanno fatto di questa città quel gioiello artistico qual?è. Speriamo che Portoghesi abbia ragione nel confidare nel tempo. Un detto dice che il tempo è la migliore medicina ad ogni male. Una cosa è certa: le scelte architettoniche sulla città di Roma sono talmente difficili e delicate che devono rimanere al di fuori del dibattito politico che invece potrebbe portare il rischio di uno snaturamento del significato delle scelte stesse. Tali situazioni devono pertanto essere valutate alla luce di giudizi di persone competenti ed autorevoli in materia, così che le eventuali future modifiche sull?opera di Meier non debbano essere determinate ed etichettate da un colore politico, nonché mosse da pure prese di posizione.
Nel frattempo giunge un altro lancio dell?Agenzia Omniroma con le parole espresse dall?architetto Franco Purini: La soluzione del contenitore ? dice ? proposta da Meier per l?Ara Pacis non ha posto le premesse per risolvere la soluzione della piazza, ma l?ha complicata. Non sono contrario a Meier, che anzi apprezzo molto, ma a un?operazione che, a mio avviso è stata frettolosa. Meier non ha avuto il tempo di accordare soluzioni a problemi così stratificati della piazza. Una piazza che è sempre stata un retro rispetto a via del Corso e che si sarebbe dovuta recuperare totalmente partendo, però, dalla considerazione di cosa fare del Mausoleo di Augusto con un analisi sul ruolo che il nuovo edificio doveva avere.