VII MUNICIPIO: Di seguito la lettera aperta di Cecilia Fannunza ai giovani della Margherita di Roma:

“Voglio esprimere con queste poche righe solidarietà ma soprattutto la mia voglia di unirmi a tutti i giovani della Margherita che in questi giorni sono impegnati a chiedere più democrazia e più spazio all?interno del nostro partito.
COME GIOVANE CONSIGLIERA VIVO DA SETTE MESI LE PROBLEMATICHE CHE VOI
LAMENTATE. E’ stata dura essere candidata ed eletta ma oggi è ancor più
duro portare avanti, giorno dopo giorno, il mio lavoro, tenendo fermo davanti a me, e in molti casi dovendo costruire, un indirizzo politico unitario all?interno dell?Ulivo e della stessa Margherita.
Provo uno sdegno istintivo verso le miserie di una politica che non sappia tener conto del contatto, del dialogo e delle esigenze dei cittadini, e che diventa mero esercizio del personale del potere, estraneo e persino odiato dalla società.

Come consigliera e soprattutto come giovane della Margherita mi aspetto molto da questo congresso romano: che riporti un risanamento morale della politica e un contributo di idee finalmente nuove, giovani.

Non è pensabile far nascere il nuovo partito dall’alto, trascurando proprio quello che è stato il difetto e il limite dei vecchi partiti, vale a dire lo scarso coinvolgimento della gente e ancor peggio degli stessi iscritti, da cui non può che scaturire una limitata democrazia interna.
Chiedo dunque che in questa fase di costituzione del Pd vengano coinvolti non solo i cittadini, ma una nuova classe dirigente, certamente matura e capace, ma al tempo stesso digiuna dei modi e dei mezzi della politica tradizionale.
?Le rivoluzioni, anche le più macchiate di sangue – diceva Bettino Ricasoli – producono un risanamento morale degli uomini. Non le amo, ma sembra amarle la provvidenza e guai a chi cerca di resistere al progresso delle idee e delle civili libertà?.

Un caro saluto a tutti,
Cecilia Fannunza”



XVI MUNICIPIO: ?Il dibattito sul Partito Democratico, le incognite lasciate dal congresso romano, ma anche la protesta dei giovani della Margherita, stanno risvegliando anche a livello locale una domanda di partecipazione politica che giudico in termini assolutamente positivi?. A fronte di questi segnali di ripresa del dibattito interno, Raffaele Scamardì ritiene tuttavia ?che è il momento di riportare ora la discussione anche in mezzo alla gente. Dobbiamo tornare a stimolare la partecipazione dei cittadini alla vita politica, creare occasioni di incontro, approfondimento e soprattutto di dibattito su questioni che toccano da vicino il futuro di tutti?.
Per il prossimo venerdì 23 febbraio è previsto infatti nel municipio un incontro incentrato proprio sul futuro del partito democratico, il primo di una serie che dovrà accompagnare tutta la fase costitutiva del nuovo soggetto politico.
?Lavorare alla realizzazione di simili iniziative ? osserva Scamardì – può risultare forse poco gratificante proprio perché i risultati che spesso ci si attende non possono che arrivare sul lungo periodo. Le barriere che si sono alzate negli ultimi anni tra la società civile e la politica, l?indifferenza, quando non proprio la diffidenza dei cittadini, possono essere combattute solo attraverso un lavoro paziente, teso a ristabilire non semplicemente un contatto, ma un rapporto di fiducia stabile e duraturo?.