?Non dubitare che un piccolo gruppo di cittadini possa cambiare il mondo, in realtà è da sempre l?unico modo di farlo?. Margaret Mead

Ho riscoperto questa citazione in una bella tesi dell?amica Maria Cristina Rencricca, assistente sociale nella ASL di Corviale. Si tratta di un accurato studio sociologico elaborato attraverso un approfondito lavoro di analisi e con il coinvolgimento degli abitanti del quartiere stesso.

Ecco: un piccolo gruppo di cittadini può cambiare il mondo. E? davvero così? Intanto, chi era Margaret Mead e da dove proveniva questo suo convincimento? E perché, per me, si tratta di una riscoperta e per tutti voi, mi auguro, di una indicazione confortante?

Intanto, Margaret Mead è stata una celebre antropologa culturale. Nata in Pennsylvania all?inizio del secolo scorso da una famiglia quacchera, padre professore di economia, madre sociologa, la Mead fu un personaggio fuori dall?ordinario e condusse una vita intensa, all?insegna dell?anticonformismo. Realizzò i suoi studi principali nelle isole di Tau (Samoa) e Mones (Nuova Guinea) con le popolazioni primitive degli Arapesh, dei Mundumungor e dei Tchambuli. Con uno dei suoi 44 libri, ?Maschio e femmina?*, era riuscita ad aprire ad un mondo tutto nuovo anche la testa di un provincialotto quale ero io arrivato da Porcìa (Pordenone) a studiare sociologia nella grande Roma. Perché? Perché mi aveva insegnato a scrutare oltre la forma, le convenzioni, gli orpelli guardando alla sostanza delle relazioni umane. Perché mi aveva aiutato a capire quanto i ruoli di ciascuno di noi, uomini o donne, fossero influenzati molto più dagli aspetti culturali che non da quelli biologici.

Margaret Mead, con quella frase che ho posto ad epigrafe della mia lettera, mi aveva anche insegnato che cambiare il mondo è possibile, muovendo dalla volontà e dalla determinazione di pochi. Ma la Mead dice di più: ?è da sempre l?unico modo di farlo?.

C?è stato chi le ha chiamate élites, chi avanguardie. La sostanza non cambia. Qualunque trasformazione, qualunque cambiamento sociale, politico, culturale, ha bisogno di un nucleo originario che ? con tutta la convinzione e la determinazione necessarie – se ne faccia promotore, che raccolga consensi, li sviluppi in un processo di aggregazione, consolidando nel tempo e nello spazio sociale le proprie tesi. Avveniva così anche tra le popolazioni primitive. E? sempre stato così, e lo è anche oggi.

Quindi, non deve scoraggiarci affatto essere in pochi a portare avanti un?idea, un?ipotesi di rinnovamento, un tentativo di cambiamento. Anzi, deve essere uno stimolo. Perché non conta quanti siamo, all?inizio. Conta quanto siamo convinti della bontà delle nostre idee e quanta determinazione metteremo nel promuoverle.

* (tit. orig.: Male and Female: A Study of the Sexes in a Changing World ? 1949) Edizione italiana: 1972, Il Saggiatore, Milano)

I NOSTRI INCONTRI
Concluso il ciclo straordinario di incontri nei municipi, il programma di Praxis prosegue eccezionalmente domani, martedì 6 marzo alle ore 18.00, in via del Collegio Romano 1, con il Ministro Giuseppe FIORONI sul tema: ?Governo del Paese e cultura della partecipazione?.

DAL CAMPIDOGLIO
Alla sospensione del tavolo di concertazione sulla casa, giovedì scorso un centinaio di cittadini appartenenti ai movimenti impegnati nella lotta contro l?emergenza abitativa, hanno risposto occupando per alcune ore il palazzo dei gruppi consiliari di Via delle Vergini. I manifestanti hanno chiesto e ottenuto un incontro con i capigruppo nel tentativo di riaprire il dialogo interrotto con il sindaco Veltroni dopo le occupazioni di due stabili dell?Inpdap a Corso Italia e via Catania. ?Le occupazioni non sono atti puramente dimostrativi ? si sono difesi i comitati – nascono da situazioni di reale bisogno. Chiudere le porte ai movimenti significa ignorare un?emergenza sociale?.
Al termine dell?incontro, i sette capigruppo hanno diffuso con un comunicato la richiesta di un incontro con il primo cittadino ?per poter aprire un confronto ampio sulle politiche complessive dell’abitare e sul dramma della casa nella nostra città?, che dovrebbe preludere al rilancio di un tavolo di concertazione a livello nazionale con i ministri Ferrero, Di Pietro, Padoa Schioppa e Damiano.

DAI MUNICIPI
Leggi gli interventi completi su www.amiciperlacitta.it
DAI MUNICIPI, “I nostri consiglieri raccontano”

II MUNICIPIO: Il consiglio ha approvato mercoledì scorso il Piano Sociale di Zona previsto dalla Legge 328/2000 per la pianificazione degli interventi sociali sul territorio. Ce ne parla Laura Sales.

VII MUNICIPIO: Si intitola ?Il Partito Democratico che vorrei? l?incontro organizzato dai giovani consiglieri del municipio Cecilia Fannunza, Michela Di Biase (Ds) e Alessandro Rosi (Lista Civica), mercoledì 7 marzo nella sede del Centro Caba (Comitato abbattimento barrire architettoniche) in via Palmiro Togliatti 981, ore 17.30.

XVIII MUNICIPIO: Apre oggi, lunedì 5 marzo il nuovo asilo nido di Colle Monastero. Intervento di Salvatore Di Riso, membro della commissione Politiche sociali e sanitarie.

Buona settimana
Amedeo Piva