La notizia è di poche settimane fa, e per ora, non ha destato scalpore. Forse solo un po? di grattacapi ai vari studenti amministratori politici e via dicendo: Silvio Berlusconi apre il suo ateneo!
In un mondo dove il concetto di cultura è retaggio della sinistra, e dove a suo dire proprio nelle facoltà del Paese si annidano i ?Baroni Rossi?, quale soluzione migliore se non crearsi dopo tre televisioni, una casa editrice e varie società anche una bella università?
Il progetto prevede quattro facoltà, non sappiamo quali ancora, master, dottorati e corsi ?alta formazione? che prenderanno vita indicativamente nel 2010 in concomitanza con le elezioni.
I tempi tecnici davvero non li sappiamo, ma c?è da giurarci che se c?è il cavaliere in mezzo i tempi si potrebbero dimezzare vista la disponibilità di un ? villone ? di proprietà dello stesso Silvio alle porte di Milano, dove si dice siano iniziati già i lavori per trasformare le stanze in vere e proprie aule, e il giardino e i locali attorno in un campus in stile britannico-americano.
Si vocifera pure sui docenti e, questa è bella, si va da Vladimir Luxuria (no, scherzavo!) da Putin, a Henry kissinger ed Helmut Khol mentre per il ruolo di professori si ipotizzava l?ex ministro dei beni culturali Giuliano Urbani, Angelo Maria Petroni, e Gianni Baget Bozzo.
Il ministro Mussi si è affrettato a confermare che il numero di atenei in Italia non aumenterà nè ora né nei prossimi anni, ma l?intenzione è quella di andare avanti anche senza il riconoscimento statale?tanto è uno Stato di comunisti e quindi non ha valore legale.