Leggi gli interventi di Cecilia Fannunza, Laura Conti, Salvatore Di Riso

VII MUNICIPIO: Un consiglio interminabile, durato dalle nove alle quattro del pomeriggio di giovedì; all?ordine del giorno due mozioni presentate dai partiti di opposizione che chiedevano il ripristino del crocifisso nell?aula e negli uffici consiliari, oltre che nelle aule scolastiche del municipio.

?Da cattolica ? ha esordito la consigliera Cecilia Fannunza ? ho ritenuto doveroso votare contro queste mozioni, come ha fatto del resto la maggioranza dei consiglieri, sia laici che cattolici. Simili proposte sono state avanzate dall?opposizione in diversi altri municipi romani, per ragioni che a mio avviso esulano completamente dall? attaccamento religioso o culturale verso questo simbolo?.
?In realtà ? spiega Cecilia ? ci stiamo confrontando con l?ennesimo tentativo messo in campo dall?opposizione per minare l?unità della maggioranza di centro-sinistra, usando una questione di ordine religioso a scopo puramente strumentale, del tutto funzionale all?occorrenza politica?.

Le mozioni hanno aperto in effetti una crisi nella maggioranza di consiglio, dopo che due dei suoi membri hanno espresso il loro voto ?di coscienza? in favore del provvedimento. E mentre nel municipio si attende la verifica, venerdì scorso la questione è approdata in Parlamento, dove l?onorevole Fabio Rampelli (An) ha già preannunciato un?interrogazione al ministro dell?Interno Giuliano Amato.

VIII MUNICIPIO: Sarebbero circa 700 i bambini residenti nel territorio dell?VIII municipio presi in carico dai servizi sociali; altrettanti quelli che si trovano in situazioni considerate a rischio di intervento. A renderlo noto è la delegata all?infanzia e alle politiche giovanili Laura Conti che, in collaborazione con il servizio sociale del territorio, ha avviato un lavoro di monitoraggio sulle realtà del disagio sociale vissuto da bambini e ragazzi di età compresa tra 0 e 16 anni.
?Sono dati sconcertanti, che rendono più che mai urgente l?intervento della politica su uno degli aspetti più drammatici vissuti dalle nostre società. Stiamo parlando di bambini per i quali la procura ha predisposto azioni di recupero o di affido, in qualche caso in condizione di adottabilità?.
Ma non è solo il numero delle situazioni di disagio a preoccupare la delegata: ?Nonostante la professionalità con cui gli assistenti svolgono il loro lavoro, nel nostro municipio i servizi sociali imperversano in condizioni di forte criticità, dovute soprattutto alla carenza di strutture adatte ad ospitare gli interventi di sostegno e di recupero. In collaborazione con i servizi sociali ? annuncia la Conti – stiamo lavorando ad un progetto per una nuova struttura diurna, in cui contiamo di coinvolgere anche le realtà di volontariato operanti sul territorio. Un luogo in cui svolgere attività ludiche ed educative, ma dove i minori e le famiglie possano anche trovare un adeguato sostegno psicologico?.

MUNICIPIO XVIII: Parte ?I giovani oggi: il peer educator?, il nuovo progetto curato dall?associazione Itca/fap-Onlus in collaborazione con la Asl RME per prevenire l?assunzione di sostanze psicoattive, alcool e malattie sessualmente trasmissibili.

?Il progetto, promosso dall? Agenzia comunale per le Tossicodipendenze, svolgerà per sedici mesi un intervento di peer education generazionale nei luoghi di aggregazione naturale dei giovani e degli adolescenti che vivono nel nostro territorio, con particolare riferimento alla zona delle palazzine Bastogi?, ha spiegato Salvatore Di Riso. ?A coordinare il progetto sarà padre Gaetano Greco, cappellano del carcere minorile di Casal del Marmo, che ormai da diversi anni sta lavorando nel municipio sulle situazioni del disagio e dell?emarginazione giovanile, con l?obiettivo di promuovere la cultura della legalità e una partecipazione più attiva dei giovani alla vita della comunità locale?. ?Padre Gaetano ? continua Di Riso – dirige anche una residenza per l?accoglienza e il recupero dei minori, ma ormai da tempo ci stava parlando della sua intenzione di avviare un? ?educativa di strada?, una serie di interventi volti cioè alla prevenzione del disagio giovanile?.