LEGGI GLI INTERVENTI DI LAURA SALES, CECILIA FANNUNZA E MARIA CHIARA RAFFO
II MUNICIPIO: Laura Sales ?I ricorsi relativi ai bandi dei mercati rionali non bastano, ora gli operatori hanno anche occupato i corridoi del Municipio?.
Continuano i disordini causati dai bandi per la concessione dei posti nei due mercati più importanti del II Municipio: quello di via Fara Sabina e quello di via XVII Olimpiade. ?Ora sono proprio gli operatori di questo mercato ? ci racconta Laura Sales, consigliera municipale facente parte della commissione consiliare di Controllo, Garanzia e Trasparenza ? a portare avanti la protesta con più decisione: hanno persino occupato i corridoi degli uffici municipali!?. A causare questo scontento è stata l?assegnazione di soli 90 posti ?stabili? a fronte di circa 140 attività.
?Le persone rimaste fuori hanno fatto ricorso contro chi ha gestito il bando di assegnazione ed ora tutta la zona vive un momento di caos dovuto al tram tram che si è venuto a creare intorno all?intera vicenda. A gettare acqua sul fuoco ? conclude la Sales – non sono poi mancati i cittadini, che si sono divisi tra coloro che sostengono il bisogno di regolamentazione, e coloro che non ammettono una diminuzione del numero di operatori all?interno dei mercati?.
VII MUNICIPIO: Cecilia Fannunza sulla riapertura del Nido Arcobaleno: ?In un anno di consiliatura vi è stato un sensibile abbattimento delle liste di attesa per i nidi?
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?La collaborazione tra organi politici, istituzioni e cittadini, il nostro lavoro e la volontà della coordinatrice Enza Borgesano, hanno permesso la riapertura, dopo i lavori di restauro, di uno dei nidi più all?avanguardia di Roma?. Cecilia Fannunza, consigliera comunale del VII Municipio, facente parte della commissione Cultura ? Politiche educative e scolastiche, annuncia con orgoglio il risultato di un duro lavoro: ?Il 13 giugno si è tenuta l?inaugurazione del nido Arcobaleno, in via Delleani, il nono nel nostro Municipio. Fino all?anno scorso ? spiega la Fannunza – su 900 domande, riuscivamo a garantire solo il 30% dei posti in asili nido. Oggi, a solo un anno di consiliatura, riusciamo a soddisfare il 50% delle domande, che nel frattempo sono salite ad un migliaio. Questo sensibile abbattimento delle liste di attesa mi dà davvero una grande soddisfazione: significa che gli sforzi fatti non sono stati vani, anche se questo era già in parte emerso dai tanti attestati di stima da parte dei genitori delle piccole matricole. Ma ancora non basta?. Nuovi contatti sono già stati presi infatti con l?assessore alle Politiche Educative e Scolastiche del Comune Maria Coscia, per valutare tre nuove aree dove potrebbero nascere altri nidi: probabilmente ad Alessandrino, Tor Tre Teste e Cento Celle.
?L?inaugurazione del nido è stata una grande festa, con la consegna dei diplomi ai bimbi dell?ultimo anno che a settembre passeranno alla scuola materna. Il buffet di pizzette, marmellate e crostatine è stato tutto preparato dai piccoli, che evidentemente hanno ben imparato dalla loro mamme ? scherza la Fannunza ? le quali hanno simpaticamente preso parte ad una gara di cucina, dove noi, parte politica, abbiamo giudicato la torta più buona?. Ma allora la politica è non poi così amara!
XVIII MUNICIPIO: Maria Chiara Raffo , Presidente della Margherita del XVIII Municipio, continua la sua riflessione sulle dinamiche della politica.
In questi giorni si parla tanto di antipolitica, antiparlamentarismo, ?casta?? Anch?io penso che sia pericoloso insistere su questo tipo di atteggiamento, che mi sembra più populista e qualunquista che altro. D?altronde, anche questa critica è sicuramente manovrata da altri poteri, che forse si stanno stancando e stanno ?scaricando? chi è ritenuto ?pesante?.
Il cittadino assiste e crede di partecipare ad un dibattito, ma in realtà i giochi sono altrove.
Quindi attenzione a questo vento antipolitico, cerchiamo di capire da dove parte (vedi i mezzi di comunicazione), ma attenzione anche ad un disagio reale.
I municipi sono sicuramente un piccolo mondo, che rappresenta consuetudini e atteggiamenti del fare politico. Nel XVIII, come in tanti altri, le dinamiche sono complesse e non è facile il compito della nostra Presidente Gianna Filardi nel mediare, coordinare, controllare e proporre.
Individualmente ho conosciuto persone oneste ed appassionate, che si sono messe in gioco, che hanno delle idee, che amano il loro quartiere, che sanno stare in mezzo alla gente ed ascoltare. Ma?c?è un ma, ed è rappresentato dalle così dette ?cordate?: tu di chi sei, tu di chi sei in quota, cosa dice il tuo capo corrente. Se la tua cordata è forte e potente, forse, dico forse, sei abbastanza tranquillo e riesci ad ottenere qualche risultato. Ma le cose possono sempre cambiare e da un giorno all?altro, se per caso il tuo gruppo cade in disgrazia, potresti pure essere Einstein, ma intorno a te trovi solo terra bruciata.
Cambiamento delle alleanze. Chi si odiava dopo tre giorni si ama, fa accordi, e tu non sempre sei chiamato a dire la tua. In attesa di direttive che non arrivano, ci si accorge che ?lassù?, nelle alte stanze (poi ci sono le altissime stanze), si gioca una partita misteriosa e criptata, di cui tu appena intuisci le regole di oggi, che domani sono già cambiate. Non voglio davvero fare l?ingenua, conosco la storia: la politica dall?antica Grecia, dagli Egiziani e certo anche prima, è sempre stata fatta di alleanze mobili, di sotterfugi, di diplomazie, di astuzie, strategie e mezzi non sempre leciti; fino alla società di massa però, fino più o meno all?inizio del ?900, con i grandi partiti organizzati e l?attuazione del suffragio universale.
Il potere in passato non aveva bisogno di grandi consensi per esercitare la sua forza. Il potere per diritto divino era una ineluttabile realtà e anche se principi e re hanno talvolta auspicato e cercato il favore del popolo, non lo confondevano mai con l?esercizio della loro forza e del loro dominio.
Ad Hobbes, Locke non che a Rousseau, viene in mente quella bella idea del contratto sociale: io popolo ti do la sovranità, ti do il potere di rappresentarmi e fare in qualche modo il mio bene. Puoi esercitare questo mandato in modo più o meno autoritario o democratico, ma in una democrazia moderna di massa ?la sovranità appartiene al popolo?.
Ritorniamo al nostro Municipio, dove chi è stato eletto dai cittadini per fare il loro bene, vorrebbe esercitare il mandato con serenità, lavorando sul e per il territorio, ovviamente con i mezzi che ha a disposizione.
In realtà è costretto a passare buona parte del tempo a guardarsi le spalle, ad elucubrare su chi lo appoggia, ad adocchiare chi potrebbe tramare contro di lui, ad immaginare nuove alleanze e nuovi scenari, a mettere in cattiva luce l?amico di ieri e a lodare il nemico dell?altro ieri, a contare i suoi potenziali elettori e a odiare i suoi potenziali avversari. A calcolare su quale probabile cavallo vincente saltare oggi.
E ripeto, tutte queste persone sono, ne sono certa, umanamente persone per bene.
E? il sistema che è impazzito, a tutti i livelli e non solo in politica.
E? difficile immaginare una soluzione a breve e anche io a volte sono sconfortata e preoccupata perché la politica dovrebbe dare risposte e trovare soluzioni condivise. E farlo in fretta. Ma visto che il ?pessimismo della ragione? deve essere accompagnato dall? ?ottimismo della volontà?, la mia grande speranza è che nel Partito Democratico che sta nascendo ci sia veramente uno spirito nuovo, fatto anche del nostro lavorare insieme sul territorio, scambiarci esperienze ed idee, ritrovare ideali ed obiettivi chiari, mettere al centro dei nostri pensieri e delle nostre azioni i lavoratori italiani e stranieri, i pensionati, i disoccupati, i giovani, i precari; tutte le famiglie, tutti quelli che hanno tacitamente ?firmato? quel contratto col quale si chiede semplicemente che si pensi al loro bene.