Non sono pochi gli amici che, avendo atteso con fiducia la costruzione del Partito Democratico, ora si sentono in crisi.

Ci si preparava ad un processo di costruzione, di crescita comune, di ricerca di linee e definizione di progetti comuni. Ci si preparava a scegliere i quadri che ci avrebbero rappresentato.

Ci si trova a votare il leader. Poi si vedrà!

In un recente convegno organizzato da DS e Margherita, De Mita – con la chiarezza dell’esperto oratore – dà voce a questi mormorii: “La politica vera è altra cosa. È democrazia rappresentativa e qui non vedo le condizioni perché quel tipo di democrazia possa affermarsi. La leadership è una suggestione, la politica è progetto, speranza. Cos’è tutta questa fretta? Non ha senso eleggere un leader senza sapere che partito andrà a guidare. E la smettano di parlare di partecipazione, i meccanismi sono oligarchici.”
Poi però il battagliero Ciriaco (dopo una battuta al vetriolo: “Di Forza Italia ce n’è gia una”) getta la spugna: “Se avete deciso di accelerare sulla via del partito all’americana, beh, allora io accelero la mia decisione di appartarmi. Non sono interessato, io mi fermo qui”.

Noi invece, nonostante tutto, nonostante le delusioni, siamo pronti ad impegnarci per far sì che questa nostra politica riesca ad essere a fianco dei cittadini e, attraverso il sano confronto dialettico, a riscoprire la propria missione di rappresentanza, oltre che di governo.

Nel tentativo di ritrovare un indirizzo all’impegno in politica, ho trascorso questo fine settimana nella comunità di Bose dove – partendo da una riflessione di Enzo Bianchi, priore del monastero – si è ragionato assieme a Rosy Bindi, Marco Follini e Pierluigi Castagnetti su “Quale laicità per quale politica”.

Un pensiero di Vittorio Bachelet ci ha accompagnato nelle nostre analisi e riassume l’atteggiamento che mi sembra dovrebbe guidarci anche in questi momenti di importanti decisioni per la vita politica del nostro paese: “Guardate alla realtà del mondo non solo per elevare proteste più o meno vibrate – anche queste talora necessarie, ovviamente – ma per vedere con quali mattoni si possa costruire una casa migliore; non solo per correre a spegnere a ogni piè sospinto la casa che brucia, ma per costruire case nuove, non più di paglia che prendono fuoco ad ogni alitare di vento, ma solidamente in cemento armato”.

(Vittorio Bachelet, coetaneo di De Mita, fu presidente dell’Azione Cattolica e vicepresidente del Consiglio Superiore della Magistratura. Il 12 febbraio 1980, al termine di una lezione, mentre conversava con la sua assistente Rosy Bindi, fu assassinato da un commando delle Brigate Rosse nell’atrio della facoltà di Scienze politiche de La Sapienza )
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commenti in rete

Anche questa settimana ci sono giunti molti commenti al dibattito proposto dalla News. In www.amiciperlacitta.it, “La rete risponde”, gli interventi di Davide, Isa, Giuseppe, Andrea e Romano.

I NOSTRI INCONTRI

Domani, martedì 3 luglio, alle ore 18,30, in via del Collegio Romano n. 1, incontro del gruppo di impegno politico per uno scambio di idee su obiettivi e strategie nella nostra partecipazione alla costruzione del Partito Democratico. L?incontro è aperto e sono graditi interventi di tutti gli amici.

DAL CAMPIDOGLIO

Leggi DAL CAMPIDOGLIO su www.amiciperlacitta.it

?Sono una macchina da lavoro, Roma non perderà né l?intensità, né la velocità del lavoro che ci ha contraddistinto in questi anni?. Così il sindaco Walter Veltroni, neocandidato alla segreteria del Partito Democratico, ha risposto ai giornalisti che, il ?day after? il discorso del Lingotto, lo incalzavano con una domanda forse scontata, ma non banale: ?Signor sindaco, saranno compatibili i suoi incarichi di primo cittadino della capitale e segretario del nuovo partito del centro-sinistra italiano??

DAI MUNICIPI

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MUNICIPIO II: Imminente la regolarizzazione dei mercati rionali di XVII Olimpiade e Fara Sabina. Laura Sales: ?Preoccupazione per famiglie e quartieri?

MUNICIPIO IV: E? ufficiale, il IV Municipio non avrà un registro delle unioni civili. Federica Rampini: ?I numeri per approvare la delibera presentata dal presidente non ci sono mai stati?.

MUNICIPIO VII: Maggioranza in crisi sull?approvazione del piano di zona 167 per il quartiere di Tor Tre Teste: determinante il voto di Alleanza Nazionale. ?Una situazione insostenibile: siamo in un regime di dittatura della minoranza?, il commento di Cecilia Fannunza a margine dell?accesa seduta del Consiglio di mercoledì.

Buona settimana

Amedeo Piva