NASCE IL GRUPPO CAPITOLINO DEL ?PARTITO DEMOCRATICO ? ULIVO?
Questo il nuovo nome scelto dai 21 consiglieri comunali ex-Ds e Margherita, che lo scorso lunedì hanno così sancito la loro fusione, anche nominale, all?interno di uno stesso progetto politico. ?Non si tratta solo di una scelta simbolica o nominalistica ? dichiarano in una nota congiunta i consiglieri – ma dell’inizio di un nuovo percorso politico di apertura, confronto e allargamento?. Una decisione che nasce prima di tutto in risposta ?agli oltre 200mila cittadini di Roma che lo scorso 14 ottobre hanno partecipato alle Primarie?. Ma che apre anche ad un analogo processo di semplificazione sui territori: ?Ci auguriamo ? è infatti l?auspicio dei consiglieri- che la nascita del Partito Democratico in Campidoglio sia presto seguita da un’analoga decisione in tutti i diciannove municipi di Roma?.

Non entrerà invece a far parte della neonata formazione capitolina la Lista Civica per Veltroni, che d?intesa con il sindaco ha scelto la forma della federazione con il Partito Democratico. ?La Lista civica ? ha spiegato alla stampa il capogruppo Carlo Antonio Fayer – deve mantenere la sua fisionomia civica rispettando così un mandato elettorale chiaro: chi ci ha votato non necessariamente accetterebbe di aderire ad un partito?.

MIGLIORANO I SISTEMI DI MONITORAGGIO E CONTROLLO SUI SERVIZI PUBBLICI ROMANI
Grazie ad una delibera approvata lo scorso lunedì dal Consiglio Comunale, si giunge infatti ad una definizione più puntuale del ruolo e dei compiti dell?Authority preposta, che acquisisce tra l?altro maggiore potere di verifica sui servizi erogati dalle aziende capitoline, giudicati sulla base di parametri qualitativi più rigorosi.

?Una messa a punto utilissima dopo una prima fase che ha rivelato straordinarie potenzialità, ma anche la necessità di alcune migliorie? chiosa Mario Mei, presidente di una delle commissioni ? quella Bilancio ? che insieme al Consiglio Comunale vedono ora rafforzato il proprio rapporto di collaborazione con l?Agenzia.

Allo scopo di razionalizzare i sistemi di controllo, la delibera impone intanto un coordinamento tra i monitoraggi effettuati delle singole aziende e quelli realizzati dall?Authority, in modo da ridurne anche i costi. Nella stessa direzione va l?adeguamento delle indennità del presidente e dei membri dell?Agenzia, fissate rispettivamente all? 80 e al 70 per cento di quella spettante al sindaco. Un tetto massimo viene fissato anche per la durata degli incarichi: il presidente, il vicepresidente e gli altri due membri resteranno in carica non oltre i cinque anni, senza la possibilità di essere rinominati.

Raccogliendo le indicazioni contenute nelle Linee guida per i contratti di servizio (legge 20/07) e nel Documento di programmazione finanziaria, l?Authority potrà inoltre effettuare verifiche più approfondite sull?erogazione dei servizi pubblici; indicare parametri qualitativi più mirati per appurare eventuali incongruenze tra gli obiettivi indicati nei contratti di servizio e le effettive prestazioni delle aziende. Non ultimo, potrà stipulare convenzioni con altri soggetti istituzionali, come università, enti pubblici e di ricerca, autorità indipendenti e di garanzia, che potranno coadiuvare l?Agenzia per il controllo e la qualità dei servizi nello svolgimento delle sue funzioni.

LA SINISTRA RADICALE ABBANDONA L’AULA IN SEGNO DI PROTESTA
Salta in Consiglio comunale il
question-time previsto per lo scorso giovedì sulla vicenda dei lavoratori impiegati nei call center di Acea. L?assenza degli assessori chiamati a rispondere all?interrogazione presentata dai gruppi della sinistra capitolina, ha indotto i consiglieri di Rifondazione Comunista, Sinistra Democratica, Verdi e Pdci ad abbandonare l?aula in segno di protesta.
?Un question-time importantissimo – ha spiegato la capogruppo del Prc Adriana Spera ? perché l’Acea, di proprietà del Comune al 51 per cento, ha avuto una sentenza di condanna in primo grado per interposizione di manodopera?. A rappresentare le lamentele avanzate già in altre occasioni dal Consiglio, il presidente dell?aula Mirko Coratti ha inviato una lettera ai presidenti, al sindaco e alla giunta, invitando tutti al rispetto del proprio ruolo istituzionale.
?Maggioranza spaccata in aula Giulio Cesare? accusano intanto da destra Michele Baldi (Fi) e Marco Marsilio (An).