La difficile integrazione fra noi e gli immigrati può, talvolta, scaturire da una reciproca intolleranza religiosa, fondata sull?idea, inammissibile, di un?unica, vera religione.
Per superare tale ostacolo sarebbe sufficiente sia ispirarsi a principi quali, ad esempio: ?non fare agli ciò che non vuoi che ti sia fatto?, o ?solum certum nihil esse certi? (Plinio, Naturalis historia); sia tenere a mente la novella dei tre anelli usata dal Boccaccio per risolvere la questione di quale fosse fra la religione cristiana, ebraica ed islamica quella vera.
La novella narra che in Oriente viveva anticamente un uomo ricco che possedeva un prezioso anello,che aveva il potere di rendere caro a Dio e agli uomini chiunque lo indossava. L?uomo lo donò al figlio più caro, ordinandogli di lasciarlo a sua volta al figlio che amava di più, e via di seguito. L?anello così, di figlio in figlio, giunse ad un uomo che aveva tre figli da lui amati in egual modo. L?uomo, per non far torto a nessuno di essi, fece fare due copie della preziosa gemma e donò ad ognuno di loro un anello. Morto il padre, ciascun figlio, sostenendo l?autenticità del proprio bene, rivendicava a se l?eredità e l?onore del casato. La questione, tuttavia, rimase insoluta essendo impossibile stabilire quale dei tre fosse l?anello autentico; ?e così vi dico delle tre Leggi alli tre popoli date da Dio Padre: ciascuno la sua eredità, la sua vera Legge e i suoi comandamenti direttamente si crede avere e fare; ma chi se l?abbia, come degli anelli, ancora ne pende la questione? ( Boccaccio, Decameron, novella terza ).
Il padre, dunque, con tale espediente aveva voluto evitare la tirannia di un unico anello in casa sua; era, pertanto, dovere di ciascun figlio rispettare la volontà amorevole, incorruttibile e senza pregiudizi del padre e dimostrare l?autenticità del proprio anello vivendo secondo virtù, dolcezza, carità, pietà, indulgenza e profonda devozione a Dio.
La religione, infatti, ci è stata donata non per innalzare mura invalicabili, né per generare ottusi odi, ma per renderci felici in questa e nell?altra vita.
Meno certezze, meno violenze; meno violenze, meno sciagure.