Tenere botta! Meglio ancora, re-agire! Facendo però prima una seria autocritica, altrimenti la re-azione sarebbe sterile e velleitaria.
In campagna elettorale si è ironizzato sul ?Veltrusconismo?. La satira sa leggere in profondità, con leggerezza. Perché gli italiani avrebbero dovuto scegliere una copia, se ancora dispongono dell’originale?
Il Partito democratico ha bisogno di marcare la propria identità e diversità. Vuole essere “democratico”? Ebbene, “La cura per i mali della democrazia è più democrazia.” (H.L. Mencken).
Ci sarebbe poi da aprire un capitolo fondamentale, che riguarda la capacità di acquisire consensi. Richiederà una attenta riflessione sul cosa, come, quando, dove e con quali strumenti comunicare. Ma siccome, in ogni caso, è prioritario che il “prodotto” sia buono, altrimenti prima o poi il bluff viene smascherato, cominciamo da qui.
Iniziamo dalla definizione di “Partito”. Interroghiamoci su quale parte, su quali valori e quali interessi vogliamo rappresentare. Sembrava avessimo raggiunto delle certezze con l??andare da soli?. Ma poi alla prima curva abbiamo caricato anche altri che ben poco avevano da condividere con noi. Non siamo ancora stati in grado di definirci e di darci una solida identità. Ed allora chi può far riferimento a questo partito?
Poi passiamo alla qualità che ci attribuiamo: “democratico”. Per esserlo, dobbiamo riscoprire i valori della democrazia partecipativa. Quella vera. Non è democrazia organizzare consultazioni obbligatoriamente plebiscitarie. Non è democrazia fingere di consultare la base su liste di candidati che si decidono poi intorno a ristretti caminetti. Non è democrazia imporre candidature che prescindano completamente dal merito. Non è democrazia schiacciare le minoranze.
E poi allontaniamoci dalla voglia di moderatismo. La situazione italiana richiede una decisa politica riformista nel metodo, ma rivoluzionaria nello spirito e nei contenuti. Una politica che torni ad appassionare. Che sappia vedere e capire i problemi reali, offrendo soluzioni innovative, concrete e attuabili. Che abbia un’idealità e un’identità forti. Che tracci una vera discontinuità: le apparenze non ingannano più!

I nostri incontri

Praxis ? 14 maggio, ore 18.00, Libreria dei Gesuiti, Via degli Astalli 17.
I POVERI A DESTRA?
Valutazioni e approfondimenti sul voto politico.
Intervengono: Enrico Letta, Giuseppe Roma (Direttore Censis).

Segnaliamo nel sito (www.amiciperlacitta.it)

Felice Celato: ?Autorità e Reazione?

Fabrizio Torella, ?Polvere di considerazioni post elettorali?

AAVV: ?Bizzarri questi politici!? ? Commenti di Sandro Segarelli, Patrizia Masini, Romano Forleo, Emanuele Ceglie, Letizia Ciancio, Luciano Montemauri, Bianca Maria Buonanni alla Newsletter ?Bizzarri questi italiani?

Buona settimana

Amedeo Piva