La prova costume si avvicina. Eppure i sacrifici di tante donne e uomini potrebbero essere vani. Il tanto agoniato bagno nelle acque limpide dovrà attendere, probabilmente per molto tempo ancora. Il nostro mare è in evidente sofferenza, come dimostrano le ripetute indagini svolte sia da Arpa Lazio che da Goletta Verde per Legambiente. La situazione delle coste laziali non merita certo la ?bandiera nera?, che ogni anno Goletta Verde affibbia a soggetti che si sono contraddistinti per la loro condotta poco rispettosa nei confronti del mare, ma certo non gode di ottima forma.
Le spiagge dei romani hanno già superato a pieni voti il battesimo dei lunghi ponti del 25 aprile e 1° maggio. Ma il privilegio di un bagno è stato per pochi. Con l?avvicinarsi della bella stagione, poi, sarà sempre per meno persone, soprattutto non sarà per quelli che scelgono come mete di villeggiatura i luoghi definiti ?a rischio?. Lungo le foce dei fiumi, ad esempio, ritroviamo le zone maggiormente inquinate. Tevere e Martina i corsi d?acqua che più di altri danneggiano le coste laziali. Segno evidente che la responsabilità di un mare pulito non dipende solo dai comuni vicino al mare, ma anche da quelli cittadini. Ma i guai non finiscono certo qui. I posti barca negli ultimi due anni sono aumentati del 135%, passando dai 7.000 ai 17.000 attuali; gli scarichi industriali molto spesso non vengono controllati adeguatamente; le alghe proliferano con la stagione calda e invadono acque e spiagge. Nel 2006 a Fregene proprio l?allarme alghe aveva preoccupato non poco i bagnanti, costringendo le istituzioni ad imporre il divieto di balneazione fino al risultato delle analisi di Arpa Lazio che escludevano ogni tipo di tossicità.
Tolti, però, i problemi legati ad un insediamento non troppo rispettoso della natura, le mete preferite dai romani, Ostia e Fregene, godono di discreta salute. Nella zona di Capocotta, in particolar modo, la situazione dell?acqua è tra le migliori, con l?assegnazione di ben due ?velette? da parte di Goletta Verde. I tanti sacrifici fatti per rientrare nel costume della scorsa stagione, quindi, potrebbero essere sfoggiati a dovere sul lungomare laziale.
Fare il bagno nel mare del Lazio. Un piacere o un rischio?