PD/ LETTA: SE TORNIAMO A EX DS ED EX DL PARTITO NON HA FUTURO
Roma, 20 giu. (Apcom) – Il ritorno alle vecchie identità, alle
vecchie appartenenze partitiche rischia di compromettere il
futuro del partito democratico. Enrico Letta intervenendo
all’assemblea costituente del Pd non usa mezzi termini per
descrivere le difficoltà, la “crisi” che il partito sta
attraversando dopo la sconfitta elettorale.
“Se la paura è il sentimento che ci guida – dice Letta – non ho
dubbio che il nostro atteggiamento sarà rifugiarsi ognuno nelle
case da cui proviene e assisteremo ad ex Ds che tornano con ex Ds
ed ex Margherita insieme ad ex Margherita e sui territori avverrà
lo stesso. Non è tornando indietro che ci salveremo – avverte -,
solo andando avanti mescolandosi con coraggio. Se non faremo
questo anche nella dialettica interna, il nostro partito non ha
futuro e sarà solo la brutta copia delle storie che abbiamo alle
spalle. Io lavorerò per una mescolanza vera”.
Il ministro-ombra del Lavoro ha sottolineato che in questo
momento il Pd è sopraffatto da due elementi: la paura e lo
sfilacciamento. “C’è un sentimento di paura che è sicuramente
comprensibile – ha spiegato Letta – ma che è il peggiore
possibile quando si deve costruire un nuovo partito, la paura dei
Ds di perdere la continuità con una storia positiva e della
Margherita di essere fagocitata”. E poi c’è uno “sfilacciamento”
che è “figlio dell’analisi del voto fino a ieri incompleta.
Quando Veltroni oggi ha detto le parole: ‘abbiamo perso’ ha reso
quell’analisi finalmente completa e ora si tratta di capire da
dove ripartiamo”.
Letta invita a non alimentare “un clima da resa dei conti, di
ricerca del colpevole, perchè la sconfitta è figlia delle scelte
che tutti insieme abbiamo fatto negli ultimi 3 anni”, secondo
l’ex sottosegretario infatti Berlusconi “non ha vinto le
elezioni, le ha perse il centrosinistra dopo politiche che hanno
portato alla caduta del governo e all’autoaffondamento della
coalizione”, perciò “non mitizziamo Berlusconi, non ha fatto cose
straordinarie o geniali, ha solo tenuto il passo e unito la sua
coalizione, ma ha vinto grazie ai nostri ripetuti errori”.
PD: ASSEMBLEA; LETTA, STOP A RESE DEI CONTI, APRIRE A UDC
(ANSA) – ROMA, 20 GIU – Il Pd deve ‘abbandonare il clima da
resa dei conti immediata e lavorare piuttosto a radicare il
partito ed a condurre una opposizione sui contenuti. Lo ha detto
Enrico Letta nel suo intervento all’assemblea del Pd, durante il
quale ha chiesto di ‘aprire con l’Udc un confronto
strutturato’.
Letta ha invitato ad abbandonare ‘il sentimento di paura’
che attanaglia il partito dopo la sconfitta, ‘con gli ex Ds che
hanno paura di perdere la continuita’ con la propria storia e
gli ex Margherita che hanno paura di essere fagocitati’.
Per superare questo sentimento negativo, secondo Letta
occorre partire dal principio che ‘non bisogna mitizzare
Berlusconi’. ‘Le elezioni – ha ammonito Letta – non le ha
vinte Berlusconi ma le ha perse il centrosinistra per tutte le
scelte politiche sbagliate. Berlusconi non ha fatto cose
straordinarie, ha tenuto il passo ed e’ stato paziente’. Messo
da parte dunque il ‘clima da resa dei conti’, il Pd deve
ripartire dal suo modo di fare opposizione che deve essere ‘sui
contenuti’, da condurre insieme ‘ai nostri alleati’.
Su questo punto Letta ha sottolineato che il Pd non deve
compiere scelte definitive in questo momento ‘non dobbiamo
decidere oggi – ha sottolineato – pero’ chiedo a tutti di
lavorare per evitare che l’Udc e Casini tornino con il
centrodestra. Dobbiamo aprire con loro un confronto
strutturato’.
Per quanto riguarda infine il radicamento del partito Letta
ha sottolineato che se prevale la paura ‘ognuno si rifugera’
nella casa da cui proviene. Non e’ tornando indietro – ha
aggiunto – che supereremo la crisi, bensi’ andando avanti,
mescolandoci tra ex Ds, ex Margherita e con proviene da altre storie’.