È il ritratto dei cittadini romani nella fotografia scattata dal Censis che, in un’indagine svolta su 10 metropoli del mondo, ha evidenziato come proprio Roma sia la ‘capitale del disagio’, quella che ha più paura e che manifesta, per il 58% dei cittadini, ‘il più alto tasso di inquietudine esistenziale’. ROMA LA CITTÀ PIÙ IMPAURITA DEL MONDO.

L’analisi è stata condotta in 10 metropoli internazionali e il dato che emerge è quello che riguarda l’Italia: alla domanda ‘quale sentimento meglio descrive il suo rapporto con la vita?’ il 46% dei romani ha risposto con ‘incertezza’ mentre il 12% con ‘paura’. La somma di questi stati d’animo (58,2%) rimanda ad un’immagine della città più infelice tra quelle prese in esame a fronte di una media internazionale del 36%. Se il disagio caratterizza i romani più che gli altri cittadini del mondo è anche perché ‘a Roma e in Italia sono particolarmente sentite le paure in rapporto con la violenza e la sicurezza personale mentre nelle altre metropoli internazionali ci sono altri problemi come la fame’.

Alla violenza si affiancano la ‘paura in dimensione individuale’ cioè quella di non essere più autosufficienti; le paure materiali come perdere il lavoro o non trovarlo.

La ricerca evidenzia come il sentimento di incertezza dilaghi soprattutto tra i giovani (18-29 anni) con il 51,2% dei romani, quota che crolla invece nella generazione più anziana (34,4%) che si dichiara piu’ ottimista e fiduciosa.

E in questi giorni la vicenda Alitalia non fa che ampliare l’incertezza e la paura del futuro. Certamente anche in questo caso le responsabilità sono diffuse ma, secondo me, con pesi diversi. Nel 2003 il Presidente del Consiglio si sentiva “il più forte” e subimmo gli scontri di Genova. Ora si sente “il più furbo”.

PRAXIS IN RETE
L’articolo di Fabrizio Torella su Fascismo ed antifascismo ha suscitato un interessante dibattito. Ai commenti di Andrzej, Elena Olivieri, Sharada, Luigi Vittorio, Davide, Cesare, Filippo Roncaccia, Emanuele Cerreti, Giorgio Micolitti, Cristina Mariti risponde Fabrizio Torella con un?altra provocazione: ?Tra fascismo e antifascismo: la terza via del Premier e le risposte del centrosinistra?. Incontriamoci nel blog di Praxis.

SEGNALIAMO
? Al cinema Farnese ‘Billo, Il Grand Dakar’ di Laura Muscardin, regista sensibile, attenta ai temi della vita di tutti i giorni. Con delicatezza riesce a raccontare anche la tragedia di una vita da clandestini mixando pure i colori, il riso e la commozione. Una commedia deliziosa che però, come spesso succede, non essendo un film di cassetta sparirà presto dagli schermi.
? Al Teatro Argentina ‘ROSTAM e SOHRAB’, per dialogare con un’antica cultura. Il 30 settembre ed il 1 ottobre, per la prima volta in Italia, il Teatro Iraniano delle Marionette racconta le storie di Rostam e Sohrab del poema epico Shahnamè scritto intorno all’anno Mille. 25 artisti, 100 marionette e 1500 fili.

Buona settimana

Amedeo Piva