Mi piacerebbe tanto un Partito Democratico capace di una propria posizione autonoma sulle questioni sociali e del lavoro. L?autonomia dei sindacati deve anche essere autonomia del partito dai sindacati.
Enrico Letta nel suo ultimo libro proclama che ?occorre fare in modo che il ruolo dei sindacati e quello della politica rimangano assolutamente distinti.???..?Devono, però, i partiti provare a capire e a proporre soluzioni:? Ben detto.
Negli ultimi tempi la grande parte dei dirigenti di questo nostro partito non è riuscita nell?esercizio e si è visto lo spettacolo della gran parte di loro che si sono acconciati a simpatizzare per l?una o le altre organizzazioni.
Anche il nostro Enrico Letta non ci è riuscito. Ciò fino al punto che nello stesso libro citato prima ( ?Costruire una cattedrale? ), opera che io per altro apprezzo di molto, si dedica ad esaltare le virtù dell?accordo non firmato dalla Cgil vedendo ?il bicchiere mezzo pieno.?
Nei miei oltre 40 anni di onorata carriera sindacale mi è toccato anche di firmare contratti magri. Non mi è capitato di sbandierare che erano vittorie.
Al tempo stesso capisco chi ritenga che, nella situazione data, sia comunque conveniente voltare pagina.
Sono fra coloro che avrebbero considerato plausibile una limatura del contratto nazionale per ottenere un esercizio generalizzato della contrattazione di secondo livello aziendale o territoriale. L?estensione della contrattazione di secondo livello non c?è. Le cose restano esattamente come prima. L?incentivo fiscale non è una vittoria, ma una sconfitta. Al tempo stesso temo che le norme tese a ?governare? la dinamica retributiva nazionale daranno luogo a non poca litigiosità. Ho letto che la Fim-Cisl non le considera vincolanti per la parte relativa al cosiddetto valore punto.
E si badi che io non sono tenero con la mia Cgil come sanno coloro che mi conoscono. Sono persuaso che da questa vicenda essa esca sconfitta come tutte le volte che si subisce un accordo separato.
Anche sulla Legge 30 (le Legge detta Biagi) occorre ragionevolezza di giudizio. Io non la ho mai demonizzata e ho sempre considerato una stupidata il proclamare che con essa si arriverebbe a 48 forme di rapporto di lavoro. Ma vogliamo darci atto che una norma che consente all?azienda di cambiare l?orario di una donna a part time (compreso l?eventuale passaggio dal turno del mattino a quello del pomeriggio) con 48 ore di preavviso è una corbelleria?
Non mi dilungo in esemplificazioni. Mi auguro che fra i sindacati possano prevalere le ragioni dell?unità a cominciare dalla gestione delle vicende contrattuali in arrivo come sembra anche scaturire dal Direttivo Cgil del 21 e 22 aprile. Come mi auguro che il Partito tutto, e perlomeno questo gruppo di buontemponi che stanno insieme ad Enrico Letta, diventino capaci di autonomia alle prossime occasioni.