Caro Amedeo,
Le riflessioni continuano e un po’ di leggerezza e di humour aiutano. Però la realtà è puntuta e non mi pare che ci siano lime efficienti a giro. Non ho sentito l’intervento iniziale di Massimo Mazzoni e sono quindi poco abilitata a fare critiche. Ti esprimo però i miei dubbi, nella speranza che se ne possa sciogliere qualcuno:
– quanto è indipendente Bersani (che ho sempre stimato), e di conseguenza i suoi candidati, da D’Alema?
? c’è in programma una ‘giustizia’ per gli ultimi ma anche per ‘i primi’ che si appropriamo di decine di incarichi spartiti nei salotti e hanno privilegi che li pongono lontani dal mondo reale? La giustizia per gli ultimi può far perdere voti, e ne vale la pena, ma quella per i primi li fa riconquistare….
– sono coscienti i candidati che la perdita di voti alle amministrative è stata gravissima perché ha significato che la gente sente i nostri amministratori lontani e simili agli altri (e qui non credo nemmeno che abbia influito più di tanto il monopolio berlusconiano sull’informazione)?
– quale sarà il luogo e il metodo delle IDEE e dell’ASCOLTO?
– sanno che nelle case , sui mezzi pubblici, nei luoghi di lavoro le persone non si chiedono da che partito vengono, ma che cosa hanno fatto, come vivono, che cosa pensano, che esempio offrono?
– si parla tanto di giovani, ed è giusto, ma di tutti quelli che con pazienza decennale hanno seguito i cambiamenti sperando nella nascita di una creatura nuova e vitale e che non vogliono nemmeno sentir più parlare di partito chi se ne occupa?
– personalmente ritengo che la politica sia un ‘mestiere’ alto che richiede capacità intellettuali e morali eccezionali e quindi che debba essere delegata a chi può dedicarcisi completamente ma
diffido di tutti quelli che ci vivacchiano perché altro non sanno fare.
Se al cui prodest devo rispondere ‘a chi la compie l’azione’ invece che ‘alla comunità’ siamo nella logica imperante berlusconiana o no? Scusa lo sfogo ma questa volta, se non sono convinta non spendo né una telefonata, né una parola solo per non essere catalogata come ‘patetica’.
A presto,
Miriam
Di estati calde prima del 2023 penso ce ne saranno molte. Dove va questa nostra Italia è, ormai, ora che ce ne accorgiamo tutti. Le esternazioni di Berlusconi e adepti servono per sviare la nostra attenzione da fatti e condizioni che si verificano ogni giorno e nessuno, eccetto che Marco Pannella, si accorge che stiamo scivolando verso una situazione gravissima sia sotto il profilo economico, sociale e politico. Ci preoccupiamo se Berlusconi, Fini o Bossi sono dei “zozzoni” e non ci preoccupiamo che per fine anno andremo a rovistare nei cassonetti per mangiare. La fame sta arrivando ai livelli degli operai comuni che sono senza lavoro e noi assistiamo che Berlusconi che va da Vespa a raccontare fandonie senza che nessuno possa contraddirlo.
E’ ora, è, ormai ora che i nostri parlamentari si organizzino a portare il popolo in piazza con la grinta che la grave situazione merita.
Annunzio
Devo confessarti che mi sono ritagliato una piacevole istruttiva pausa di 45 minuti leggendoti in questo numero………….. complimenti a te e agli altri.
Ciao a presto.
Michele