?Fanno presto i nostri vescovi a parlare di accoglienza e solidarietà. Ma vengano loro nelle scuole quando i nostri ragazzi si innamorano tra cristiani e musulmani?, mi sussurrava don Matteo, osservando il gruppetto di donne musulmane che all’obitorio dell’ospedale di Pordenone attendevano il feretro straziato della giovane marocchina Saana.
?Con questi non c’è possibilità di dialogo?. Continuava il sacerdote, autore anche di alcuni libri sugli emigranti friulani, dando voce ad un malcelato comune sentire di tanti parroci della zona. E questo mostruoso delitto, un padre che uccide la figlia per un rinato e importato ‘delitto d’onore’, non può che creare profondo sconcerto.
Dobbiamo però trovare il modo per capire cosa unisce o differenzia la criminale follia del padre musulmano da quella dell’italiano, marito e padre, che qualche settimana fa si uccise dopo aver massacrato tutta la sua famiglia non sopportando l’onta della separazione.
È inaccettabile e rischioso ridurre ogni analisi al fanatismo religioso e rilanciare, come avvenuto anche in questo caso, l’allarme immigrati. Sul tema immigrazione si giocherà buona parte del futuro del nostro paese, ne sono convinto.
Bene ha fatto l’amico Sibi a iniziare il suo applaudito intervento al convegno della scorsa settimana ‘Diamo senso a questa storia’ con una semplicissima dichiarazione: ?Il mio nome è Sibi Mani KUMARAMANGALAM. Si, proprio così: KUMARAMANGALAM. Lo so, cari amici e compagni, forse pensate che il mio sia un nome difficile. Può darsi. Ma rassegnatevi, dovete impararlo perché da 185 giorni, KUMARAMANGALAM è il cognome di un italiano. E Kevin KUMARAMANGALAM è il nome di mio figlio, italiano. Dopo 19 anni di permanenza in Italia e lunghe pratiche burocratiche sono ora orgogliosamente cittadino Italiano. Così come porto in me l?orgoglio di essere indiano, figlio del Paese dove esiste e governa la più grande democrazia del mondo? (tratto da: Immigrati: cittadini in Italia).
Questo è inevitabilmente il nostro futuro. Dobbiamo imparare a governarlo.
LA CALDA ESTATE DEL 2023
Continua il nostro ?gioco estivo? arricchito di nuova corrispondenza.
A volte la realtà supera la fantasia o la fantasia diventa realtà.
A Parigi, Fabrizio Torella ci racconta di un pro-pro-pronipote di Giotto che scopre l? indissolubile unitarietà dell?Italia passeggiando al Louvre: ?La calda estate 2023 (3)?.
Dagli USA, Gianni Del Bufalo ci trasmette le considerazioni di Winnebago, primo Oneida diventato governatore del Wisconsin: ?La calda estate 2023 (4)?.
SEGNALIAMO
Un incontro con Enrico Letta: ?Diamo senso a questa storia?
Martedì 22 ore 17.00, Via Spinoza 67 (Nomentana ? Casal de? Pazzi).
FIOCCO ROSA
Un caloroso benvenuto a Lavinia Logli. Felicitazioni vivissime a Roberto e Chiara.
Buona settimana
Amedeo Piva