L’ultima trovata dell’ineffabile Ministro Roberto Maroni è veramente frutto di una mentalità xenofoba che ormai si è radicalizzata nelle brillanti menti della Lega Nord e di parte del PDL. Secondo la nuova proposta del Ministro degli interni si vuole introdurre una regolamentazione del permesso di soggiorno in base ad un sistema di punteggio che dovrebbe premiare o punire i comportamenti degli extracomunitari. Lo Straniero dovrà, contestualmente al rilascio del permesso di soggiorno, sottoscrivere un accordo di integrazione articolato per crediti e si impegna a sottoscrivere specifici obiettivi di integrazione da conseguire nel periodo di validità del permesso di soggiorno nel rispetto di una serie di condizioni.
Quindi lo straniero conseguito con questo accordo il permesso, al momento del rinnovo per l’ottenimento, dovrà attestare per non essere sanzionato con decurtazione di punti:
– L’assenza di condanne penali ma anche l’assenza di condanne per illeciti amministrativi e tributari. (multe, bollette non pagate, schiamazzi notturni , ecc. ecc.)
– Il superamento di un corso atto a verificare il livello di integrazione sociale e culturale (conoscenza della Costituzione e dell’ordinamento italiano).
– Un livello adeguato di partecipazione economica e sociale alla vita della comunità.
Ora se questa norma parte dall’assunto di proporre un modello di integrazione, questa si pone completamente fuori da ogni principio democratico e di buon senso, infatti un processo come l’integrazione per funzionare ha bisogno dell’accettazione spontanea di chi intende intraprendere questo percorso, costringere a forza avrebbe come conseguenza un formale accoglimento ma lascerebbero invariati anzi aggraverebbero i sentimenti di distanza dello straniero da un vissuto collettivo italiano.
Questa norme nasce con la necessità secondo questi scienziati della politica di accrescere la sicurezza territoriale del paese, ma ormai è statisticamente provato che i residenti stranieri regolari delinquono meno dei cittadini italiani, quindi non essendoci allarme sociale perché proporre questo provvedimento discriminante, forse razzismo?
Infine si propone per lo straniero lo studio della Costituzione, bene per esempio io per il conseguimento della cittadinanza siano d’accordo, ma proprio questa carta all’art 2 recita: “Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali”. Allora perché un cittadino straniero può essere cacciato per una serie di multe prese ed a un cittadino italiano logicamente questo non è riservato?
Forse è il Ministro Maroni ed anche tutto il Governo che deve studiare la Costituzione, ed agli esponenti Padani che caldeggiano questa iniziativa sarebbe opportuno a loro fare un esame per sapere il grado di conoscenza della Costituzione, e se l’esame dovesse essere insufficiente, perché no, revocargli il permesso di soggiornare nel libero, democratico, antirazzista, solidale territorio italiano.