Ci sono casi di abusi sessuali che vengono alla luce ogni giorno contro un gran numero di membri del clero cattolico. Purtroppo non si può più parlare di casi individuali ma di una crisi morale collettiva che forse la storia culturale dellumanità non ha mai conosciuto in una dimensione così spaventosa e sconcertante. Numerosi sacerdoti e religiosi sono rei confessi. Non cè dubbio che le migliaia di casi venuti a conoscenza della giustizia rappresentino solo una piccola frazione dellammontare autentico, dal momento che molti molestatori sono stati coperti e nascosti dalla gerarchia.
Un editoriale del New York Times del 2010? No: un discorso del 28 maggio 1937 di Joseph Goebbels (1897-1945), ministro della propaganda del Terzo Reich.
Ogni singolo episodio di abuso sessuale, in particolare quando coinvolge minori e indifesi, non può che destare in tutti noi un sincero SDEGNO ed una assoluta e ferma CONDANNA. Quando poi ad essere protagonisti di questi episodi sono uomini di Chiesa, la notizia ci procura SGOMENTO e profondo SCONCERTO. Perché sentiamo sporcato e indebolito quel baluardo di valori e riferimenti morali che ci aspettiamo sia la Chiesa Cattolica in tutte le sue quotidiane manifestazioni, come testimoniano i concreti atti di generosità e fratellanza che ha saputo offrire ad ogni latitudine ed in ogni tempo.
Per questo, se un di più ci può essere ad una CONDANNA senza se e senza ma, esprimiamolo tutto, con vigore, in ogni sede, affiancandolo ad una sincera PARTECIPAZIONE al dolore e alla sofferenza di chi ha subito tali abusi.
È bene che questi episodi siano venuti a galla, che se ne parli e scriva, che la Chiesa stessa li esamini e li affronti. Che siano occasione di approfondimento, di pentimento e di riflessione, come questa che insieme condividiamo.
La citazione posta in apertura di questa riflessione deve però indurre in noi anche un altro sentimento: una legittima PREOCCUPAZIONE. La preoccupazione che linformazione si trasformi in strumentalizzazione. Che lindividuazione e la stigmatizzazione di singoli episodi diventi pretesto per un attacco tout court, incondizionato e finalizzato ad altro. Ad esempio a soffocare tentando di distruggerne credibilità e prestigio morale la voce di quel baluardo di valori e riferimenti morali che può essere ancora oggi la Chiesa cattolica, negli angoli più sperduti del pianeta, condividendo la miseria degli ultimi, facendosi testimone di ingiustizie e violenze, ponendosi come argine ad un consumismo sfrenato e ad un relativismo e ad un disorientamento altrettanto sfrenati. Ad un mondo senza più punti cardinali.
Meditiamo amici, meditiamo
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Il solo ragionamento va bene solo per gli eserciti, di Lorenzo Foti.
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, di Felice Celato.
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La grande intuizione di Berlusconi. Il marketing politico, di Giulio Carminati
Attraverso una comunicazione sostanzialmente priva di informazione ma ricca di intrattenimento, consumo e pubblicità Berlusconi è riuscito, nel corso degli anni, a veicolare nuovi valori che hanno di fatto plasmato, e ipnotizzato, un nuovo elettorato privandolo della memoria e soprattutto del senso critico.
Ma allora è tutto perduto di fronte allo strapotere mediatico di Berlusconi? Forse no.
Due milioni e mezzo di elettori del PDL in meno alle ultime elezioni sono il segnale significativo che nellelettorato berlusconiano è in atto una crisi di rigetto.
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Il «Progetto Italia 2011» sarà unoccasione importante per fare un salto di qualità nel nostro rapporto con il Paese. Dobbiamo essere molto più coraggiosi sui contenuti e più laici nelle alleanze. Dobbiamo, sui temi come sullimpostazione politica generale, contrastare ogni forma di conservatorismo, prima di tutto al nostro interno.
Per questo TrecentoSessanta continuerà con maggiore slancio nel suo ruolo di pungolo di Enrico Letta.
Buona settimana.
Amedeo Piva