Le risorse umane sono il patrimonio più importante delle organizzazioni non profit e quindi delle organizzazioni non governative (ONG) che lavorano nella cooperazione internazionale.
Soci, sostenitori, volontari, partner formano una rete indispensabile per gestire le attività sia in Italia che allestero.
Un ruolo determinante viene svolto da operatori retribuiti, i cooperanti.: una media annua di 6.000 persone impegnate nella realizzazione dei progetti, con ruoli e competenze diverse.
Decidere di diventare un operatore della cooperazione internazionale non governativa, non è una scelta banale e richiede un impegno costante, sia in termini di continuo aggiornamento, sia per ciò che riguarda la capacità di adeguare le proprie scelte di vita alle opportunità professionali.
Chi fa cooperazione, quali che siano le sue motivazioni, condivide una visione del mondo per cui questo lavoro deve essere fatto. Ma è anche consapevole di doversi confrontare con standard internazionali sempre più elevati.
Alle ONG servono persone in grado di gestire progetti complessi, che sappiano coordinare, motivare, supervisionare, indirizzare il lavoro di team internazionali, e gestire le complesse relazioni tra i differenti attori della cooperazione.
Un mestiere fuori dallordinario dunque, dove troppo spesso domanda e offerta faticano ad incrociarsi e a capirsi.
Per questo la SISCOS, lassociazione che da oltre trentanni gestisce le assicurazioni di chi parte nei progetti delle ONG italiane, ha deciso di realizzare un progetto specifico, Lavorare nel mondo, proprio per rendere più facile lincontro tra coloro che intendono operare nella cooperazione internazionale e le ONG che cercano personale da impiegare nei loro progetti.
Cooperazione internazionale
un mestiere fuori dallordinario