“I respingimenti in Libia non fanno piu’ notizia: sono una prassi abituale, una procedura come un’altra, che ormai viene peraltro espletata a buona distanza dalle nostra acque territoriali. Ma il silenzio che e’ sceso su questo argomento non rende la questione meno grave”. Lo afferma Giovanni La Manna, Presidente del Centro Astalli-JRS Servizio dei Gesuiti per i Rifugiati in Italia, ripreso dallAgenzia di stampa AGI, la situazione italiana “ma ancor piu’ quella della Grecia recentemente descritta da un rapporto dell’Unhcr, suscitano forti perplessita’ in merito all’efficacia del sistema comune di asilo che l’Europa da anni tenta di costruire”. Le diversita’ tra i sistemi di asilo sono”troppo numerose e sostanziali”: “alcune situazioni non garantiscono affatto l’accesso alla protezione, ne’ la dignita’e la sicurezza che i rifugiati legittimamente cercano nel nostro continente”. “Forse – spiega padre La Manna presentando il Rapporto 2010 del Centro Astalli – e’ arrivato il momento di ammettere che il processo di armonizzazione, lungi dall’essere ultimato, va rivisto radicalmente. Le politiche di contrasto all’immigrazione irregolare hanno finito con il prevalere sulla tutela dei piu’ deboli”. (AGI)
Il calo degli arrivi in Italia “non si e’purtroppo accompagnato ad un miglioramento del sistema di accoglienza. I posti a disposizione continuano ad essere largamente insufficienti e le liste di attesa eccessivamente lunghe, specialmente nelle grandi citta’”. Per il presidente del Centro Astalli “continua a non essere garantito un diritto soggettivo all’accoglienza per chi arriva in cerca di protezione, dopo aver subito violenze e viaggi estenuanti”. Sul tema integrazione p. La Manna sottolinea che “solitamente” si mette l’accento solo sul dovere dello straniero di integrarsi”fino a trasformare in un requisito richiesto per legge quello che, soprattutto per un migrante forzato, e’ anche una legittima aspettativa e un diritto”. L’integrazione – ricorda -“non e’ un processo a senso unico”. Nonostante la flessione del numero delle domande d’asilo presentate in Italia lo scorso anno i migranti che si sono rivolti al servizio dei gesuiti per i rifugiati, che ha sede a Roma, continuano ad aumentare. Sono state, infatti, oltre 16 mila le persone che hanno frequentato la mensa e il numero delle richieste di assistenza nella ricerca del lavoro e dell’alloggio sono cresciute del 60 per cento rispetto all’anno precedente. Secondo il Rapporto sono numerose le vittime di tortura: ne sono state individuate e assistite 366. La flessione delle domande d’asilo si e’ avvertita al Centro Astalli – rileva il Rapporto – gia’ a partire dal mese di giugno: se tra gennaio e maggio 2009 le richieste di indirizzo per presentare la domanda d’asilo erano state 517, abbastanza in linea con l’anno precedente, nel resto dell’anno sono state 467, senza “nessun picco” legato al periodo estivo, che”tradizionalmente” coincideva con un aumento degli sbarchi.
(da AGI)