All’origine era il dilemma ‘partito liquido o partito solido’?. È nato un ibrido, incorporeo e con più teste disarticolate dal copro (elettorale). Poi è stata la volta della società civile, entità metafisica a cui tendere (finalmente) dopo anni di discussioni settarie e incomprensibili. Ora – ci spiega Chiamparino (cfr nota in calce) – dobbiamo rivolgerci ai cittadini, perché non se ne può più dei militanti con l’Unità nelle sacche. Pur prediligendo il Corriere della Sera, sono un militante; uno di quelli a cui anche Chiamparino si affida all’occorrenza. Eppure, contrariamente a quanto sostiene il Sindaco di Torino, continuo a credere in un partito pieno di fazioni alternative ma privo di soluzioni. Cosa che hanno capito tutti, indipendentemente da come li chiamiamo.

E pertanto apprezzo che finalmente il segretario del partito riprenda a parlare e discutere con i “militanti” senza farsi travolgere dalla moda (un tempo si diceva demagogia) di parlare sempre con il “popolo” ( affacciandosi al balcone o salendo sul predellino).

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CHIAMPARINO: BERSANI PARLATO A MILITANTI, GENTE IN PIAZZA NON C’ERA
Roma, 13 SET (Il Velino) – Coglie alcuni aspetti positivi nel discorso
con il quale il segretario del Pd Pierluigi Bersani ha chiuso ieri la
festa del partito a Torino, ma il sindaco del capoluogo piemontese,
Sergio Chiamparino, ospite questa mattina del “Caffe'”, su Rainews24,
rinnova la sua critica di fondo ad un partito il cui sguardo e’
rivolto alla “difesa dell’esistente” e non al futuro e al suo
segretario, che ha parlato ai “militanti” e non alla gente, che infatti “ieri in piazza non c’era”.
“Almeno fino adesso il messaggio che dal Pd e’ arrivato ai cittadini
italiani e’ un messaggio di difesa dell’esistente piu’ che di sfida
verso il futuro. Credo – ha sostenuto Chiamparino – sia questo cio’
che bisogna spezzare, se si vuole tornare a parlare – oltre che ai
militanti, ai quali e’ giusto parlare, oltre che al nostro popolo, al
quale e’ giusto parlare – anche alla gente. Gente che ieri in piazza non c’era”