Con la celebrazione in Campidoglio del 20 settembre, Roma, Capitale d’Italia, entra in una fase storica decisiva. L’approvazione del primo decreto attuativo della Legge conferisce a Roma una nuova veste di Ente Locale, alla città sono conferiti quei poteri di autonomia gestionale necessari per una città di circa 3.000.000 abitanti , poteri che in massima parte sono stornati da Provincia e Regione per garantire quella capacità di azione flessibile, agile ed incisiva necessaria per il governo di un territorio vasto e complesso come quello romano. Niente da dire sulla necessità di assegnare poteri a Roma, tanto è che il Pd romano ha votato in maniera compatta una mozione che approvava l’operato del governo seppur con degli emendamenti necessari per il miglioramento del testo. Ma da un’attenta lettura del testo la questione dell’Area metropolitana non viene affatto menzionata. Ora la previsione dell’Area Metropolitana, prevista dalla Costituzione per l’area romana, garantirebbe all’interno di un Ente Locale nuovo di coordinamento quella interrelazione necessaria tra la città consolidata ed il suo hinterland. Avremmo così la possibilità di strutturare politiche nuove necessarie ad integrare compiutamente le varie città satellite presenti nell’area. Inoltre ci sarebbe la trasformazione dei municipi romani in veri Comuni Metropolitani. Da sempre questa è stata la proposta del Pd. Ora nel testo approvato nulla di questo è previsto, anzi gli attuali Municipi, che negli anni hanno acquisito sempre più importanza tanto da diventare veri organi di governo locale, con la definizione di circoscrizioni di decentramento vengono riportati a quello che erano qualche decennio fa . E’ inutile evidenziare l’importanza di questi organi territoriali, più vicini ai cittadini di quanto possa farlo un amministrazione centralizzata. La sensazione che io traggo è che si vuole dare poteri speciali solo esclusivamente all’attuale amministrazione romana, finalizzando il tutto al rafforzamento del figura del Sindaco della città, evitando qualsiasi previsione di Area Metropolitana. Spero si sbagliarmi ma il Pd romano e soprattutto quello nazionale dovranno stare molto attenti affinché una possibilità come quella di Roma Capitale non si trasformi in un solo ritorno al passato.