Il mondo ha già cambiato direzione. Purtroppo le tante energie positive sono filtrate dalle generazioni più anziane -che gestiscono giornali e tv e si adattano male ai cambiamenti- e sono stordite dal rumore di fondo del modello di vita che la società ci propone e in parte ci costringe a realizzare. I segnali però sono forti e chiari, anche se riguardano solo una parte della nostra popolazione. Dobbiamo essere capaci di dare fiducia a questi fermenti e far crescere nuove gemme sui nostri rami, per evitare che tutto si secchi.
Dove vedo cose positive? In tantissimi posti
tutti quelli dove è applicata la legge della vita e non quella del benessere economico.
La sensibilità per la giustizia la vedo dal boom del volontariato di questi ultimi anni. La sensibilità per la pace la vedo dai cortei e dalle nuove realtà che stanno nascendo in tutto il mondo. La sensibilità per lecologia la vedo dalla discussione su argomenti che solo cinquantanni fa erano improponibili. Lapproccio planetario lo vedo dallutilizzo di internet che ci lega e ci avvicina tutti. La sete di spiritualità la vedo dal numero degli amici che pratica yoga, che organizza viaggi a Santiago de Compostela, che segue corsi di meditazione, che si sofferma a pensare oltre la superficie. Tante persone, a prescindere dal credo religioso e spesso anzi in contrapposizione ad esso, hanno la sensazione che è il modello di vita che deve essere cambiato e stanno cercando il modo di rendere possibile quello che sembra un paradosso. Forse tutti questi sono segnali scomposti, insufficienti, parziali
ma sono segnali forti e chiari del nuovo mondo che avanza!
CRESCITA GLOBALE E NON SOLO ECONOMICA
Che i nostri figli abbiano meno benessere di noi potrebbe non essere un male. Il benessere di oggi è un benessere ingiusto. Fare un passo indietro e assumere uno stile di vita più sobrio e più semplice credo sia un bene e non una cosa di cui dispiacersi. I giovani avranno, rispetto ai nonni, meno benessere economico ma delle risorse in più: una grande sete di spiritualità, una forte sensibilità per la pace, per la giustizia, per lecologia, un approccio planetario ai problemi. La crescita delle persone dovrà essere globale (ricchezza interiore) e non necessariamente economica. Anzi.
VERSO UN MONDO NUOVO
Noi siamo in trincea a difendere con le armi i nostri privilegi ingiustamente acquisiti. Perché dare per scontato che è questo il modello con cui in futuro i nuovi arrivati governeranno il mondo?
Il nostro ruolo (e la nostra sfida) credo sia oggi quello di impostare le regole di un nuovo modello di sviluppo, di un nuovo stile di vita più lento, più essenziale, più consapevole. Non dobbiamo crescere economicamente ma crescere nella capacità di dialogo, di solidarietà, di rispetto di tutti. Questo oggi possiamo insegnare a chi si affaccia per la prima volta sul mercato: possiamo essere un punto di riferimento etico.
INTRECCIAMO LE NOSTRE RADICI
Non dobbiamo pensare di essere i migliori, dobbiamo mettere in discussione i nostri privilegi. Fare dei progetti sapendo che non si tratta mai di soluzioni definitive, ma sempre e solo di indicazioni di un percorso. Un cammino da fare insieme e che richiede dialogo, sincerità, amicizia. Dobbiamo intrecciare le nostre radici, per dare al mondo frutti nuovi.
Una riflessione su benessere e sviluppo in risposta allultima newsletter di Amedeo Piva. Tra globalizzazione e crescita globale