Ma destra e sinistra esistono ancora? 

La pur simpatica recita di Bersani e Fini, quando ospiti da Fazio a “Vieni via con me” hanno declinato le peculiarità del rispettivo credo politico,  non ha certo ridefinito confini puntuali tra le due parti.

Già alcuni anni fa, convinto che la distinzione non potesse più essere basata su una contrapposizione ideologica,  in una intervista  avevo cercato di cavarmela con questa premessa: “La sinistra sostiene che il cambiamento si produce mettendo in moto processi;  la destra, invece, è molto più attenta a far calare dall’alto gli interventi, ritenendo che lo sviluppo viene prodotto da eventi”.  Stavo cercando di ritrovare un po’ di chiarezza, valutando il modo di operare dei due schieramenti: da un lato la competitività e il benessere “a cascata”, dall’altro lo sviluppo compatibile e il sostegno al più debole.

Non mi sono certo illuso di aver individuato la chiave di volta per ricreare nuove certezze. Ho continuato, serenamente, a essere attento alle definizioni dei due campi, visto che nella nostra politica italiana ci si rifugia troppo spesso, in mancanza di altro, dietro lo scudo destra o sinistra.

Così l’altro giorno, mentre passeggiavo nella libreria Feltrinelli, ho subito afferrato il libro “Perché ancora destra e sinistra” di un professore dell’ Università di Bologna, edito da Laterza.

Eccone un breve saggio:

Vi era chi rifiutava l’aggiornamento e il depotenziamento, e parlava, dalla sinistra estrema, di due destre -quella propriamente tale e quella in cui veniva a trasformarsi la nuova sinistra. Al contrario, da sponde opposte, la nuova destra perseguiva un diverso superamento -in chiave metapolitica, cioè radicalmente categoriale, e non di mera convergenza fattuale- della tradizionale dicotomia, non scevro di consapevolezza storica e teorica e nondimeno di scarsa efficacia pratica.”

Aiuto. Io non ho capito niente.

È il momento di uscire da queste sabbie mobili.

I NOSTRI INCONTRI:

 

SAVE THE DATEMartedì 22 febbraio alle ore 20,00. Appuntamento con PRAXIS al ristorante Meid in Nepols, via Varese, 54. Cena a sorpresa con  Centro Binario 95  per un viaggio tra ricette e colori…

SEGNALIAMO:

Martedì 15 febbraio alle ore 16, presentazione delReport Casilino 900: Parole e immagini di una diaspora”. Con Associazione 21 luglio,  in occasione del primo anniversario dello sgombero definitivo del campo rom storico della Capitale. Presso la Sala Auditorium Unicef, via Palestro 68, Roma.

Buona settimana.

Amedeo Piva