“Nooo!… basta con il Bunga Bunga.” Non preoccupatevi, non è di questo che voglio parlare.

Sono rimasto colpito da una affermazione che Susanna Camusso ha rilasciato all’ Unità dopo la grande manifestazione dello scorso 13 febbraio.

La segretaria generale CGIL affermava che per valorizzare la donna “bisogna non considerare la famiglia al centro della società ma la persona. Finché la famiglia sarà al centro, i diritti delle donne saranno subordinati a quello che si vuole sia il loro ruolo all’interno della famiglia.” 

Una così netta contrapposizione persona – famiglia mi sconcerta. Ha un vago sapore vetero-femminista.  Lasciamo da parte l’ipocrita e strumentale retorica dei Family day e affrontiamo il tema con sguardo laico. Consapevoli che il modello familiare non è più monolitico, e può assumere aspetti e forme diverse. Ma ciò che non cambia, che vale sempre e comunque, è quella rete di relazioni e alleanze che è l’ingrediente costitutivo di ogni nucleo familiare.

Non si dà società senza quelle stesse “alleanze” e “relazioni” che fanno di un uomo anche un padre, un figlio, un marito o un compagno.  E che fanno di una donna, una madre, una figlia, una moglie o una compagna. Alleanze e relazioni che, un passo dopo, fanno di ciascuno di noi, un collega, un’amica, una manager che gestisce persone, la segretaria di un sindacato.

Queste alleanze implicano fiducia, disponibilità, correttezza di comportamento, rispetto reciproco. E sono tanto più solide ed efficaci quanto più sostenute da un’etica condivisa (che di questi tempi pare latitare, insieme al senso di vergogna…). Non precludono alcun diritto e alcun percorso di crescita individuale. Aggiungono, e non tolgono.

Scendendo nel concreto, dalla mia lunga esperienza di assessore alle politiche sociali di Roma ho tratto la certezza che non si potrà mai raggiungere un welfare sostenibile prescindendo dalla struttura familiare. C’è poco da dire: basta un piccolo incidente per immobilizzarci. E allora prima che si metta in moto il servizio pubblico, i servizi di assistenza (pubblici o privati che siano, e a quali costi!), la stessa solidarietà del volontariato (quando esiste)…  le uniche risposte, che arrivano subito e durano nel tempo, sono quelle della rete familiare.

Vere politiche di sostegno della famiglia (più asili nido, più assistenza agli anziani, tempo pieno scolastico, politiche di sostegno al reddito, edilizia agevolata…) si traducono anche in più diritti, alle donne come agli uomini.

 I NOSTRI INCONTRI…

 “Italia e Mediterraneo: difenderci o cogliere le novita’ e opportunità?”. LINK2007 a dialogo con Lucio Caracciolo, per discutere dei nuovi scenari geopolitici. Lunedì 14 marzo, dalle ore 17,30 alle ore 19,30. Sala Starlin Arush – Via Aniene 26/a, Roma.

Gli eventi in Libia, Algeria, Egitto, Tunisia, Yemen, Barhein stanno trasformando lo scenario geopolitico del mondo arabo. Ma l’Italia e l’Europa come stanno reagendo?  

Modera: Paolo Dieci, Direttore CISP – Link 2007. Con Lucio Caracciolo, studioso delle Relazioni Internazionali, Direttore di Limes. Intervengono: Cristopher Hein, Direttore CIR-Consiglio Italiano dei Rifugiati; Nino Sergi, Presidente Intersos – Link 2007; Khalid Chaouki, direttore di Minareti.it.

Per iscriversi: comunicazione@link2007.org. Cell. 328.0003609

Buona settimana.

Amedeo Piva