Sui giornali di oggi trovo il solito revival sul meteo e sui disastri conseguenti, penso che se riprendessero vecchi articoli già pubblicati in occasione di eventi atmosferici significativi, che purtroppo sono sempre più frequenti, risparmierebbero tempo e denaro.
Perché la storia è sempre la stessa: l’incuria.
Infatti il concetto di fondo è l’assenza di manutenzione del territorio che fiacca la reazione a detti eventi; e questo riguarda le campagne ma anche le città, purtroppo la politica del’immagine non si sposa bene con fogne e chiusini efficienti, specialmente in tempi di magra.
Le amministrazioni sempre, tristemente, più attente a fare iniziative per conservare voti ed immagine, dedicano risorse per feste, concerti, manifestazioni e si dimenticano dell’essenziale: togliere le foglie dalle strade, pulire pozzetti, liberare canali, tenere le fogne efficienti, che dovrebbero essere le prime attività che una buona amministrazione del tessuto urbano dovrebbe curare, certo la cosa fa “poca scena”, ma i disastri che ne conseguono sono, poi, ben più onerosi dei risparmi fatti, magari per fare un concerto.
Penso e spero che il cambiamento climatico livellerà le cose non necessarie, che sicuramente possono allietare la nostra quotidianità, ma non al prezzo dei disastri che stiamo vedendo, infatti le amministrazioni dovrebbero, sempre più, stabilire le giuste priorità e prendersi cura dell’essenziale abbandonando l’effimero.