1) Per effetto dell’art. 26 del D.L. “Salva Italia” la lira cessa di avere valore legale dal giorno del decreto, in anticipo rispetto alla data del 28 febbraio 2012, indicata da legge dello Stato del 1997 e ricordata di recente in molte celebrazioni dei 150 anni dell’Unità d’Italia, oltre che essere riportata con enfasi nel sito di Bankitalia.
Massimo rispetto e stima per la figura e il lavoro del nostro Presidente del Consiglio. Ma in nome della trasparenza invocata per accompagnare provvedimenti impopolari e duri, non sarebbe stato onesto avvertire gli Italiani nella conferenza stampa di domenica sera, del tipo: “concittadini, se avete lire nei cassetti che intendete cambiare in euro, per cortesia recatevi presso le filiali di Bankitalia prima che il decreto legge acquisti efficacia”. Ci sono stati 2 giorni lavorativi utili (lunedì e martedì) e solo chi aveva letto la bozza di decreto ha potuto provvedere, ed io sono stato fra quelli.
Molti anziani hanno ancora discreti pacchettini di banconote in casa e attendevano fiduciosi il termine di legge, perché “conservatori” di natura e perché la Legge dello Stato ha la L maiuscola e non può cambiare annullando il valore legale della moneta.
È stata un’occasione di trasparenza perduta, il Parlamento ha ancora tempo per rimediare in sede di conversione in legge, semplicemente cassando l’articolo o riconfermando che alla data del 28 febbraio 2012 le lire non incassate saranno destinate al Fondo ammortamento titoli di stato: due mesi di ritardo non ci manderanno in rovina. Se invece l’intento era la sorpresa, allora si chiama “furto di stato”.
2) E a proposito di Banca d’Italia, dato che sono stai ridotti (giustamente) i membri delle varie Authorities, perché non abbiamo toccato la composizione pletorica del Consiglio superiore della Banca d’Italia (13 membri). E perché non applichiamo il metodo “contributivo” per i trattamenti previdenziali dei dipendenti di Bankitalia, Corte Costituzionale e Quirinale ?
3) Il Decreto legge prevede ulteriori spese militari per il 2012 per 700 milioni. Non è l’ora di finirla di mandare in giro i nostri ragazzi e i loro ben pagati ufficiali? Non sono bastati i 3 miliardi che abbiamo speso per bombardare i nostri amici libici?
4) Andiamo duro sui contribuenti onesti e pensionati, ma restano fermi assurdi privilegi di chi ha due/tre stipendi o pensioni (Prof. On.le Amato, batti un colpo) e decine di incarichi a gettone.
5) Esistono decine di Comitati etici di società pubbliche : per cortesia stabiliamo la assoluta gratuità di tali cariche.