Oggi ha ancora un senso parlare di destra e sinistra o è meglio archiviarle con gli elenchi dell’ironia intelligente di Giorgio Gaber ?

“I blue-jeans che sono un segno di sinistra, con la giacca vanno verso destra il concerto nello stadio è di sinistra, i prezzi sono un po’ di destra.

Ma cos’è la destra cos’è la sinistra… Una bella minestrina è di destra, il minestrone è sempre di sinistra tutti i films che fanno oggi son di destra, se annoiano son di sinistra.”

Si canticchiano ancora ma bastano a decodificare una realtà straordinariamente complessa quale quella del nostro Paese e dell’Unione Europea in epoca di crisi e globalizzazione?

Sono alcuni degli interrogativi al centro delle riflessioni della nuova iniziativa di TrecentoSessanta l’Associazione fondata da Enrico Letta, intitolata proprio ‘Ma cos’è la destra, cos’è la sinistra?‘.

Il minimaster, aperto a tutti e in particolare ai giovani under 30, partirà a Roma giovedì 19 gennaio con una prima lezione, tenuta da Alfredo Reichlin e introdotta dal vicesegretario del PD, sull’identità della sinistra.

Reichlin non ha bisogno di presentazioni: protagonista della storia del PCI e del PDS il vecchio leone ha continuato ad essere una voce possente della sinistra, non rinunciando a consigli e sferzate in questi primi quattro anni di vita del Partito Democratico, di cui ha presieduto nel 2007 la Commissione che ha steso il manifesto dei valori. E solo a dicembre su l’Unità ha ribadito la ricerca per la sinistra del consenso senza facili scorciatoie, invitando tutti i democratici a sostenere senza ipocrisie e tentennamenti Mario Monti, smettendola con l’idea del partito di lotta e di governo  (Il Pd e l’orgoglio di salvare l’Italia, http://www.unita.it/italia/il-pd-e-l-orgoglio-br-di-salvare-l-italia-1.363664).

Appuntamento alle ore 16 presso la sede dell’Associazione, in via del Tritone 87 (al quinto piano).

Giovedì 26 gennaio sarà la volta della seconda lezione, tenuta da Nando Pagnoncelli, sugli orientamenti e la percezione della pubblica opinione. Sebbene a Ballarò ricopra da anni il ruolo del sondaggista il presidente Ipsos da laureato in scienze politiche ha sempre tenuto conto dell’ancoraggio ai valori delle scelte politiche, non riducibili per forza a slogan o interpretazioni delle vittorie altrui basate su scelte non ponderate, tanto da intitolare un suo volume “Le opinioni degli italiani non sono un’opinione”.

Il minimaster chiude con il terzo incontro sull’identità della destra, giovedì 2 febbraio, con Alessandro Campi. Diamo voce al professore dell’università di Perugia che ha accompagnato Gianfranco Fini nell’allontanamento di Alleanza Nazionale dai residui di fascisteria dell’MSI e poi nella rottura dell’alleanza con Berlusconi fino alla fondazione di FareFuturo. Si è fermato sulla soglia del nuovo movimento finiano, Futuro e Libertà, e resta un battitore libero, che continua l’impegno per evitare alla destra italiana di viaggiare costantemente con lo sguardo rivolto allo specchietto retrovisore.

Tre incontri che speriamo siano per tutti voi l’inizio di una piacevole abitudine del 2012, quella dei “giovedì di TrecentoSessanta”.

Su YouTube possiamo ancora rivedere Nanni Moretti che implora D’Alema di dire qualcosa di sinistra, rigirando oggi Aprile probabilmente gli chiederebbe di dire qualcosa di intelligente. Noi ci proviamo.

L’ideologia, l’ideologia

malgrado tutto credo ancora che ci sia

è la passione, l’ossessione della tua diversità

che al momento dove è andata non si sa. (Giorgio Gaber)