Caro Amedeo,
ti scrivo sulla base di una serie di riflessioni sul PD e sul centro sinistra.
Leggo sempre con interesse la tua newsletter ed ogni tanto partecipo, come nel caso di specie, con alcuni pensieri. Gli ultimi riguardano le liberalizzazioni. Non sono in grado di dire con vera cognizione di causa
quanto e come saranno utili perché mi mancano le informazioni necessarie ad avere argomentazioni (forti).
Tuttavia mi sembra di poter dire che ancora una volta vi è una forte sperequazione nella tipologia di interventi che questo governo sta mettendo in atto. Sperequazione che vede, in particolare il PD, molto o troppo timido.
Penso ad esempio ad altre categorie come i dentisti ed i notai ma anche alcuni medici specialisti.
Guardiamo ai paesi confinanti come ad esempio la Francia paese in cui ho vissuto e lavorato.
Colà una visita medica specialistica costa 55 euro, il paracetamolo 1.74 euro e non ho visto molte parafarmacie perché sono stati calmierati i prezzi alla fonte. Tornando comunque ai medici penso che sia importante chiedere che le visite di routine, quelle relative alla famosa prevenzione, abbiano un costo sociale ed equo, con magari il 50% (perché no) di rimborso sulle tasse. Provo ad elencare le visite necessarie annualmente per le donne: analisi del sangue (si può pensare ad un pacchetto), visita ginecologia con relativo pap test, mammografia, pulizia dei denti ed eventualmente anche una carie. Per gli uomini ci sarebbe l’equivalente per l’urologo. I prezzi richiesti dai dentisti vanno anche calmierati alla fonte, mica si possono liberalizzare i medici.
Idem per i notai: vanno riviste le parcelle.
Per non dilungarmi oltre vorrei dire che se il Partito Democratico non sarà in grado di qui ad un anno
di mettere in atto programmi e proposte che prevedano una maggiore distribuzione delle risorse, allora
avremo già perso. Nel caso in cui, per un incidente dovessimo ancora vincere, il rischio del Prodi 3, sarebbe quantomeno alto.
In una precedente newsletter, all’indomani della nomina di Monti, avevi scritto che questo governo e questi tagli potevano essere un’opportunità. In un’Italia governata da una destra che non trova aggettivazioni se non negative, la nomina di Monti ha portato un certo sollievo ma il centro sinistra non può e non deve più accontentarsi di basare la sua superiorità rispetto al peggio, perché è facile essere migliori del peggio. Ancora due battute: una sulla cassa integrazione, la seconda sul libro sulla decrescita regalato
dal Senatore Luigi Zanda. Cassa integrazione: potrebbe essere giusto ridurla ma come si investiranno quei risparmi? Non sarebbe utile pensare a fare una formazione seria per re-inserire quelle persone nel mondo del lavoro? Il libro sulla decrescita da te segnalato su una newsletter: mi ha stupito che il Senatore Zanda, persona seria e dedita al lavoro, se ne sia accorto solo ora. Il tema della decrescita è stato trattato da molti almeno nell’ultimo decennio come ad esempio dall’ex-presidente della Banca Mondiale Joseph Stiglitz.
Voglio dire, anche un pochino provocatoriamente, che si registrano da parte del centro sinistra con sempre più endemico ritardo i cambiamenti necessari.
Il voto non è gratuito, non parlo ovviamente di quello di scambio, ma di chi vota se vede un impegno diverso.