Ci incontrammo con Oscar Luigi Scalfaro la prima volta nel 2000. Venne ad un incontro che Praxis organizzò al Ceis di don Mario Picchi presentando alcune iniziative dell’allora giovane Luigi Vittorio Berliri. Una lunga amicizia legava il presidente a don Mario e così terminammo l’incontro con una cena nel salone. Le cucine del Ceis avevano dato il loro meglio con un menù variegato, ma per il presidente c’era il piatto di spaghetti “aglio olio e peperoncino”. Don Mario conosceva le debolezze dell’amico.
Fu così che conoscemmo Oscar Luigi Scalfaro e ci affezionammo a colui che, conservatore e uomo d’ordine, era diventato baluardo della sinistra.
E scoprimmo che Scalfaro invece non era mai cambiato. Era rimasto sempre fisso nel difendere un sistema di valori nei quali credeva profondamente: la costituzione, lo stato ed una moralità trasparente.
Valori inconciliabili con il modo di fare e di essere di Berlusconi che, pur rappresentando la destra, andava caratterizzando la sua “innovazione” proprio in contrasto con lo stato, la costituzione e la trasparenza morale.
Non era dunque Scalfaro ad essere cambiato, ma lo scenario politico in cui le sue affermazioni assumevano significati decisamente nuovi. Continuando a difendere i suoi valori, Scalfaro finì inevitabilmente per ritrovarsi al fianco di una sinistra ormai mutata in un mondo, senza più il muro di Berlino, in cui alcune logiche di schieramento non avevano più ragione d’essere.
Parlare con lui ci dava la sensazione di tornare alle fonti, al magico periodo della costituente in cui i principi del nostro stare insieme si sono “fermati” in un testo, frutto dell’impegno condiviso di tracciare regole chiare per far crescere un paese nuovo.
E così fummo conquistati dall’entusiasmo con cui ci raccontava, magari ripetendo gli stessi aneddoti, il suo amore per la costituzione.
L’ultimo incontro risale ormai a parecchio tempo fa. Un incontro con dei giovani amici in una saletta a Borgo Pio, sempre per parlare della Costituzione. Terminammo molto tardi ed accettò di accompagnarci, con Marianna, ad una piccola pizzeria del borgo che trovammo ancora aperta. Pizza per tutti e spaghetti per il presidente. Dopo più di un’ora, avevamo terminato tutti la pizza ed ancora non arrivavano gli spaghetti (forse per problemi di fornelli) perse un po’ la pazienza… ma per aglio, olio e peperoncino ne valeva la pena. Era un presidente veramente umano!
SEGNALIAMO
Domenica 12 febbraio si elegge il segretario regionale del PD.
Tutti gli elettori che in vario modo basano la loro fiducia politica nel PD potranno esprimere la propria preferenza ad uno dei tre candidati (Enrico Gasbarra, Giovanni Bachelet, Marta Leonori) scelti dopo una democratica consultazione nei circoli territoriali.
Molti amici di PRAXIS hanno deciso di dare il loro contributo sostenendo Gasbarra, una scelta che io condivido, ma -indipendentemente da chi si decide di votare- l’importante è non rimanere a guardare e partecipare
in prima persona.
(Nei prossimi giorni vi terremo informati. Per chi volesse informazioni dirette più puntuali si è messo a disposizione Sibi Mani, coordinatore del circolo No Borders tel. 3383798977)
Per info sul seggio controllate anche il sito http://www.pdlazio.it/
Lunedi 13 febbraio il Centro Astalli, la Fondazione Spiral Onlus e Laboratorio 53 con il patrocinio di Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati invitano tutti all’incontro pubblico “Non esistono i clandestini, esistono i destini” con Erri De Luca e Laura Boldrini. L’incontro si svolgerà alle 18,30 nella Chiesa di Sant’Andrea al Quirinale – Via del Quirinale 29.
Durante l’incontro De Luca e Boldrini prenderanno spunto per la loro conversazione dal libro Terre Senza Promesse a cura del Centro Astalli, una raccolta di 10 storie di rifugiati dal Corno d’Africa che raccontano i motivi della loro fuga, le persecuzioni subite in Libia e la traversata del Mediterraneo per arrivare in Italia. Erri De Luca ha contribuito con un testo inedito alla realizzazione del libro: “Ragazzo la tua storia è vagabonda come il mondo. Tu sei l’Africa da dove siamo partiti tutti e continuiamo a farlo…”
Ufficio stampa:
Donatella Parisi – Fondazione Centro Astalli – 0669925099 d.parisi@fondazioneastalli.it
Buona settimana.
Amedeo Piva