Caro Amedeo, cari Amici per la Citta’, leggo sul giornale un appello di vari sportivi per sostenere la candidatura di Roma come sede delle Olimpiadi 2020.
A mio avviso, questa sarebbe l’ennesima iattura per la nostra città. Anzi, avrei detto pietra tombale”, ma so che una volta toccato il fondo si può ancora cominciare a scavare, e andar più giù ancora – della serie, “al peggio non c’e’ mai fine”.
Dopo questa sfilza di frasi fatte, potrei argomentare sul come e perché sono contrario a queste olimpiadi. Ma richiamo invece un’intervista di Pietro Mennea al Corriere della Sera, una decina di giorni fa (circa), il quale – studi alla mano, peraltro – spiegava meglio di me (e può andare in dettaglio… – quanto c’e’ da capire, per chi vuol capire. E voglio vedere chi sia capace di dire che Mennea e’ meno sportivo di Totti, o Valentino, o chissà chi altro.
Non posso però trattenere almeno un accenno alla storia recente. Ricordate i “Mondiali di Nuoto” (2009)? Bene,a Tor Vergata, oltre ad una periferia/hinterland che qualche problemino ce l’ha, c’e’ anche il campus universitario, eternamente incompleto, in cui ho il piacere di lavorare. Bene, campeggia lì a fianco il MEZZO stadio del nuoto, NON completato per l’occasione, progettato dalla mitica archi-star Calatrava, costato – finora – un pozzo di soldi, che ancora ne ingoia una montagna perché vogliono progressivamente finirlo… senza saper poi cosa farne, in definitiva. Già mi aspetto che qualcuno dica che le Olimpiadi del 2020 saranno “un’ottima occasione per (completarlo e) valorizzarlo”…
Bene. Tutto questo per un piccolo appello. Non e’ che “Amici per la Città”, associazione ai miei occhi più che meritevole, potrebbe levare la sua piccola ma coraggiosa voce per opporsi a questo delirante progetto?
Scusate l’invadenza, sono spiccio e superficiale, ma voglio soltanto sollevare il punto. Sono certo che saprete coglierne l’importanza.
A mio avviso, questa sarebbe l'ennesima iattura per la nostra città