Caro Amedeo, alcuni mesi fa andai ad una presentazione del libro di Telese su Vendola, della serie “santo subito”. Nel prologo della presentazione il giornalista ricordava a vanto di Vendola, la sua dichiarazione “non capisco ma non mi adeguo”, rilasciata nel momento di uscire dal PCI che con fatica stava cercando di mettere a punto una risposta al precipitoso fenomeno “domino” di caduta dei regimi dell’est!
Feci rilevare all’autore che a meno di un mese dalla dichiarazione , ventimila albanesi si erano presentati ai porti di Bari e di Brindisi dopo aver traversato l’adriatico su barche, a nuoto e attaccati a fusti di benzina vuoti,…..; dimostrando, almeno in quell’occasione, che il caro Vendola aveva una capacità di capire la situazione reale pari a zero!
Ecco, questo è quanto mi viene in mente quando giudico gli interventi del nostro Presidente Scalfaro a fronte della situazione che si era creata dopo il crollo dei partiti: Totalmente inadeguato a capire la esigenza di rinnovamento, di sburocratizzazione, di rapidità di decisione che esprimeva il paese e che bisognava guidare con saggezza, sapendo anche gestire le contraddizioni (del tutto ovvie!) che quel voto a Berlusconi comportava; il quale era stato eletto non perchè la gente fosse completamente stupida o contenta delle sue televisioni, ma perché lo riteneva capace di fare quel guado di modernizzazione che ORA stanno facendo i “tecnici” . L’essersi incaponito sul Berlusconi televisivo e mignottaro, invece di sforzarsi a capire il motivo che aveva mosso la gente (anche quella di sinistra!) a sperare che tale cambiamento si potesse fare è il più grande anzi grandissimo errore di valutazione fatto da Scalfaro di cui con lo spread, tanto per fare un esempio, stiamo pagando il conto!
Possiamo dire certamente che era un gran galantuomo, che ha ben meritato per i suoi trascorsi post bellici, per l’entusiasmo e la buonafede di cui ha dato testimonianza, ma il danno che ha fatto dopo (certo in buona fede!) è enorme. Molti hanno fatto lo stesso errore di valutazione della situazione reale, solo che non erano né Presidenti né poi, senatori a vita!
Il che dimostra ancora una volta che le “dittature” sia morali che materiali, prima o poi fanno danno, e che bisogna o continuamente rimettersi in discussione o togliersi da mezzo se non si è capaci di farlo, come ha saputo fare il popolo inglese quando alla fine della guerra ha dato il ben servito a Churchill malgrado le sue indubbie benemerenze!
Peccato che invece da noi ancora non abbiamo costruito le condizioni per per fare quello che hanno potuto fare gli inglesi : prima con Churchill poi con la Tacher; grazie anche al nostro caro Presidente Scalfaro che ha contribuito efficacemente a far perdere 15 anni di tempo a questo paese di cui non c’era proprio bisogno.
Totalmente inadeguato a capire la esigenza di rinnovamento, di sburocratizzazione, di rapidità di decisione che esprimeva il paese e che bisognava guidare con saggezza, sapendo anche gestire le contraddizioni